Scuola, i medici sostengono i presidi: «Rinviate il rientro»

Il caso mascherine, i capi di istituto: «Quelle del governo non arrivano»

Scuola, i medici sostengono i presidi: «Rinviate il rientro»
di Camilla Mozzetti
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Sabato 8 Gennaio 2022, 00:13

I numeri possono essere confortanti oppure no, ma di certo non possono essere messi in discussione. I numeri non mentono, non camuffano e di fronte ad alcuni dati, che riguardano principalmente i non vaccinati, anche il presidente dell’Ordine dei medici Antonio Magi si unisce all’appello dei presidi: «Rimandare l’apertura della scuola». Al suono della campanella mancano ormai due giorni ma la curva dei contagi da Covid resta alta e oltre agli studenti positivi c’è da fronteggiare l’isolamento - perché hanno contratto il virus - di docenti e collaboratori scolastici. Non solo: molti prof con figli o parenti positivi devono fare un tampone molecolare di verifica e prenotarlo equivale a riscrivere una moderna Odissea con il rischio, più che probabile, di avere lunedì scuole aperte e poche presenze sia sul fronte del personale sia su quello degli alunni. 

Bambino Gesù, raddoppiati i ricoveri


In appena dieci giorni, tra le festività di Natale e quelle di Capodanno, i ricoveri pediatrici all’ospedale Bambino Gesù sono più che raddoppiati. «Per la legge dei numeri più aumentano i contagi fra i piccoli e più aumentano anche quelli che hanno bisogno di ricovero e di cure intensive», spiegano dall’ospedale dove attualmente ci sono «oltre 50 bambini ricoverati per Covid, di cui quattro in Terapia intensiva tra le due sedi di Palidoro e Gianicolo».

L’età media dei ricoverati rispetto al passato si è ridotta: «Abbiamo neonati con pochi giorni di vita fino a ragazzi di 19 anni, l’auspicio è che si proceda il più velocemente possibile all’immunizzazione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni e che al più presto arrivi il vaccino per gli under 5», concludono dall’ospedale. Perché è qui che il virus si sta diffondendo rapidamente. Dalla Regione, che ha aperto le prenotazioni per le dosi booster agli over 12, l’assessore D’Amato, in vista della riapertura delle scuole, pone l’accento sull’importanza dei vaccini: «Non serve la corsa ai tamponi, ma la corsa alle vaccinazioni». 


I NUMERI
Attualmente dall’ultimo monitoraggio della cabina di regia nazionale nel Lazio ci sono 64.055 ragazzi con un’età compresa tra i 12 e i 19 anni che devono ricevere la prima dose a fronte di una platea complessiva di 431.221 persone. Il numero dei non vaccinati sale vertiginosamente all’abbassarsi dell’età. Tra i più piccoli, quelli che hanno tra i 5 e gli 11 anni e che nel Lazio sono 375.247, in 315.495 (ovvero l’84% del totale) deve iniziare il percorso vaccinale.

È comunque vero che entrambi i target dal 31 dicembre a ieri hanno visto aumentare esponenzialmente il numero di vaccinati con più di 5 mila nuove somministrazioni. Sempre la Regione ricorda la possibilità di vaccinare i giovani e ricorda anche come sul portale siano disponibili le prenotazioni per i tamponi in vista del rientro in classe in 37 drive-in dedicati agli studenti (a Roma il servizio è garantito in via Clauzetto, a Tor di Quinto, all’Idi e poi ancora al Santa Maria della Pietà,al Cristo Re, a Villa Betania, all’istituto Zooprofilattico, Forlanini e al drive-in di Fiumicino). Tuttavia proprio in merito al rientro a scuola lo stesso presidente dell’Ordine dei medici Magi alza la mano: «Comprendo la difficoltà ma bisogna garantire la massima sicurezza e quindi bisogna posticipare la ripresa in presenza fino a che tutto il personale e tutti gli studenti non siano vaccinati».

Anche perché in vista di lunedì c’è un altro nodo da sciogliere: quello delle mascherine Ffp2, per il personale scolastico e anche per gli studenti, promesse dalla cabina di regia nazionale ma ancora non consegnate. Le scuole dal canto loro avevano già acquistato i dispositivi da far indossare ai prof e collaboratori se a contatto con bambini esonerati dall’obbligo di mettere la mascherina in classe o perché disabili. Adesso con le nuove disposizioni sulle quarantene, che lasciano la classe di medie e superiori in presenza anche con più di un positivo, ci sarà l’obbligo di indossare la Ffp2 anche tra gli studenti più grandi.

«Stamattina (ieri ndr) abbiamo ricevuto 2 mila mascherine - spiega Manuela Manferlotti, preside dell’Ic Daniele Manin - che abbiamo però acquistato con i fondi di istituto». Al Casilino anche la preside dell’Ic Valente ha un “tesoretto” di dispositivi che però basteranno per appena due giorni «poi speriamo che arrivino quelle del governo», spiega la preside Rosamaria Ninotta Lauricella. All’Ic Via Poseidone le scorte «sono 500 - spiega la preside Annalisa Laudando - acquistate dalla scuola prima delle feste ma contando i collaboratori e i docenti (18 i primi, 110 i secondi) basteranno solo per la prima settimana». 
 

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