Positivi al Covid. Ma asintomatici: è allarme nei licei della Capitale. Una nuova emergenza che i dirigenti scolastici stanno affrontando proprio in queste settimane. Perché gli under 18 dopo aver partecipato a tornei di calcetto, a feste di compleanno, a serate in discoteca rientrano in aula contagiati e senza sintomi. «La percentuale di vaccinati è altissima ecco perché in realtà, il rischio è ancora più alto. Gli studenti lo scoprono per caso, quando vengono a sapere che un contatto stretto, fuori dalla cerchia dei compagni di scuola, è positivo. Solo a quel punto prenotano il tampone» segnala Cristina Costarelli di Assopresidi.
Una situazione complessa in piena emergenza sanitaria per la quarta ondata della pandemia: ancora ieri, secondo il bollettino regionale, i nuovi positivi sono stati 1.921 di cui 879 nella Capitale.
LO SCREENING DI MASSA
Dunque studenti vaccinati, positivi e senza sintomi. Con i casi che si sono registrati in tutti gli istituti: dal liceo scientifico Newton, al Giordano Bruno alla Bufalotta e al Giosuè Carducci a via Asmara. Ma: «In tutti i licei si sta verificando - precisa Costarelli di Assopresidi - e l’unica soluzione per circoscrivere i casi e intervenire in tempo è uno screening di massa. La nostra richiesta è di procedere con i tamponi per tutti una volta a settimana. Così come era stato annunciato a settembre. Non sappiamo però perché non sia stato attuato questo piano preventivo». In attesa di nuove contro- misure anti Covid, resta ancora da sciogliere il nodo delle quarantene. Un caos per i presidi degli istituti comprensivi.
LE QUARANTENE
Intanto, anche in questo caso, sono i numeri a fotografare la situazione delle classi in isolamento. Secondo quanto raccolto dai 312 istituti comprensivi della città, dall’inizio della scuola, la Dad di fatto non è mai stata sospesa. Questo per assicurare il rispetto delle regole sanitarie che sono cambiate in corsa, a causa dell’andamento della pandemia. A novembre, a creare disagi e problemi di continuità didattica sono stati i rientri: gli alunni posso rientrare in aula dopo 7 giorni (per chi è vaccinato con tampone negativo), 10 giorni (per chi è vaccinato, in classe anche senza tampone), 14 giorni (senza tampone).
La modalità di rientro è a discrezione delle famiglie e del medico di famiglia ecco perché, dopo la conferma di un caso positivo in classe, sempre più spesso i piccoli rientrano alla spicciolata. Ora a questo, si sommano le nuove disposizioni sull’isolamento domiciliare in caso di positivi in classe. Le regole stabilite prevedono che la classe resti a casa dopo tre casi positivi accertai. Eppure: «Sono le Asl che decidono come procedere e ognuna stabilisce a seconda del singolo caso. Quindi dobbiamo essere pronti con la didattica a distanza in qualunque momento. Ecco perché non abbiamo centrato l’obiettivo di sospendere la didattica a distanza» conferma Valeria Sentili, vice presidente di Assopresidi.
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