Bimbo malato di leucemia, la mamma di Matteo: «Mio figlio ha già sofferto, cambino classe gli altri»

Bimbo malato di leucemia, la mamma di Matteo: «Mio figlio ha già sofferto, cambino classe gli altri»
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 25 Febbraio 2019, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 20:51

«Da mamma con un problema sono diventata una donna che crea problemi». Quello che più rattrista Sara Attili, la madre del piccolo Matteo affetto da leucemia, è l'atteggiamento mostrato dai genitori no-vax: «Non si sono neanche sforzati di capire, di provare a immedesimarsi dice la signora Sara una madre mi ha scritto: Per ridurre il rischio di malattie a tuo figlio dovrei esporre la mia ad un grave rischio, pensi sia giusto?. Ecco, cosa avrei potuto rispondere? All'inizio era un continuo Sara tieni duro, Sara siamo con te speriamo che tuo figlio torni presto a scuola. Poi ho chiesto loro i libretti vaccinali ma solo per capire a cosa andavo incontro e mi hanno accusato di violare la loro privacy. Pensi invece che un compagno giapponese di mio figlio arrivato da poco ha addirittura il vaccino per la febbre gialla».

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Signora Attili cosa l'ha colpita di più? Il menefreghismo per la condizione di suo figlio o l'atteggiamento contro le vaccinazioni?
«Pensavo di trovare solidarietà invece mi sono scontrata con un muro di egoismo. Una meningite uccide prima di una leucemia non so come fanno a stare tranquilli anche perché oltre al diritto allo studio c'è quello alla salute. Dove sono i pediatri in questo? Mio figlio ha completato il quadro vaccinale a 5 anni e mezzo poi con la chemioterapia il suo sistema immunitario è stato resettato e quel poco che gli è rimasto, non lo tutela dal morbillo o da una meningite».

Oggi i medici dell'Asl incontreranno anche i genitori no-vax. Se la situazione dovesse restare invariata, sposterà suo figlio in un'altra scuola?
«No. Mi auguro che la preside faccia qualcosa. Già il 4 febbraio scorso, quando affrontammo con la dirigente la situazione vaccinale per il ritorno di mio figlio, il quadro era agghiacciante: su 104 bambini che frequentano la scuola, 24 non erano in regola. La preside mi garantì che il numero sarebbe sceso perché c'erano i richiami da finire o dei piccoli errori nelle trascrizioni delle certificazioni. In classe di mio figlio 5 compagni non hanno regolarizzato o completato il quadro vaccinale».

La situazione è ancora ferma. Quale nuova richiesta avanzerà?
«Spero che la preside sposti i bambini non vaccinati nell'altro plesso dell'istituto, a 200 metri dalla sede di via Bobbio, dov'è c'è un'altra elementare».

I genitori no-vax potrebbero replicare: sposti lei il suo...
«Perché devo recare un altro trauma a mio figlio? Ne ha già avuti tanti. Abbiamo spiegato alla preside e ai genitori che il rientro nella sua classe, nel suo habitat, sarebbe un modo per continuare a curarlo».

Se di fronte avesse il ministro della Sanità, Giulia Grillo, cosa le chiederebbe di fare in merito alla legge sull'obbligatorietà vaccinale?
«Le chiederei una legge certa, chiara e pulita che non si possa eludere e di rendere obbligatori i vaccini indistintamente dall'anno di età. Il mio secondo figlio, nato nel 2017, ha l'obbligo su tutto, il primo, nato nel 2011, la meningite e la varicella le ha facoltative e non obbligatorie, ecco: perché? I bambini vanno protetti tutti, indistintamente. La certezza delle regole è forse l'unica cosa che ti fa andare dritto».

Come ha scoperto che suo figlio aveva sviluppato una leucemia?
«All'inizio pensavo fosse mononucleosi: il piccolo accusava stanchezza, sudava di notte, dava di stomaco e poi aveva picchi di febbre molto alta. Siamo andati da una pediatra a pagamento e ci ha consigliato di fare subito un emocromo. È venuta poi lei stessa a casa con gli esiti delle analisi: c'era una patologia ematica. Ora la leucemia è in remissione ma non sappiamo se è guarito, solo nei prossimi anni capiremo se l'abbiamo sconfitta a no».
 

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