Natale al gelo - nel vero senso della parola - per almeno 3mila senza tetto in città. A lanciare l'allarme la comunità di Sant'Egidio. Tanto che il presidente, Marco Impagliazzo, ha lanciato un appello al prefetto di Roma per «istituire una cabina di regia» per dare assistenza agli 8mila homeless della Capitale. Impagliazzo ha anche espresso «la sua preoccupazione» per «la lentezza» del Comune nello sbloccare i 300 posti letti al coperto in più, «la metà di Milano che con meno abitanti ne ha messi a disposizione 790».
A Roma ci sono 8mila senza fissa dimora. Di questi, 2500 sono ospitati tra le strutture messe a disposizione dal mondo delle associazioni (1.700) e quelle del Comune. Altri 2.500 vivono in baracche di fortuna. Il resto è allo sbando. «Ci sono persone che da un giorno all’altro si sono trovate colpite dalla crisi», ha aggiunto Impagliazzo, in un Paese, l'Italia, dove «il Censis ha registrato cinque milioni di italiani che vivono in situazione di povertà assoluta, e 500mila persone che hanno perso in un anno il posto di lavoro».
E la crisi Covid ha soltanto peggiorato la situazione. «Prima della pandemia avevamo tre centri di distribuzione, oltre alla mensa di via Dandolo, ora ne abbiamo 28.
Intanto la Comunità di Sant'Egidio ha presentato la “Guida Michelin dei poveri”, con l'obiettivo di dare a chi vive per strada tutte le informazioni per mangiare, dormire, lavarsi, ma anche per accedere all'assistenza sanitaria, ai consultori e alla formazione lavoro. Attivato poi, per raccogliere fondi, il numero 45586 dove basta inviare un SMS per aiutare l'associazione che a Natale - nonostante le restrizioni Covid - offrirà solo a Roma circa 20mila pasti ai bisognosi.