Colleferro e Palestrina, cittadini in "rivolta": «Troppe carenze negli ospedali della zona»

Due sanitari all'ospedale di Palestrina
di Massimo Sbardella
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Domenica 12 Settembre 2021, 12:38

Chiamata a raccolta, tra Palestrina e Colleferro, da associazioni e comitati di cittadini-pazienti, pronti a scendere in piazza contro le carenze del polo ospedaliero dei due comuni e della sanità pubblica. «Senza ospedali all’altezza e con poco personale – scrivono il comitato a difesa del nosocomio di Colleferro e il comitato “Salute e ambiente Asl Roma5” - ci rimangono solo le preghiere! La sanità viene “privata” quasi di tutto”». La chiamata a raccolta è per fine settembre in piazza Gobetti, al fine di chiedere «risposte alla Regione, al direttore generale della Asl, Santonocito, e anche ai sindaci di zona».

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Tra le questioni “chiave” quella dei posti letto che nella Roma 5 si attestano intorno ad uno ogni 1.000 abitanti contro i tre della media nazionale. Non solo. La manifestazione punta «a difendere la medicina territoriale, l’adeguamento e il potenziamento dei pronto soccorso, le dotazioni di personale, liste d’attesa a norma di legge, l’acquisto di nuovi macchinari e la dotazione di ambulanze con medico a bordo».
«Tutte cose fondamentali per salvare vite – dichiara Stefano Fabroni, anestesista in pensione e ora coordinatore del comitato “Salute e ambiente” – Dovremmo avere un’ambulanza di questo tipo una ogni 60 mila abitanti, quindi circa 9 per la nostra Asl: non ne abbiamo alcuna». «L’alleato di questo stato di cose – accusa Fabroni – è l’indifferenza civica di persone che sono contribuenti.

La gente a volte non scende in piazza o, forse, non si sente interessata. Quando però ha bisogno di sanità pubblica chiede aiuto. Così non si va da nessuna parte. A Porretta Terme, in Toscana, su 20 mila abitanti hanno manifestato in 600, qui su 500 mila persone siamo a 50/60».

Il nodo più urgente, nel polo Palestrina/Colleferro, è quello di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria che, nonostante la riapertura del “Coniugi Bernardini”, non riparte. Per Ortopedia i medici sono soltanto al “Parodi Delfino” di Colleferro ma devono operare anche a Palestrina. Per non parlare degli anestesisti: mancano. Come pure i posti - presunti - di Terapia Intensiva o sub intensiva. Carenze anche sui pronto soccorso.
Dopo alcuni episodi di mala-sanità a Colleferro, la Asl ha avviato verifiche interne (audit) per trovare eventuali responsabilità. «Non ne abbiamo più saputo nulla – sottolinea Ina Camilli, del comitato per l’ospedale di Colleferro – Né dalla Asl, né dai sindaci che si sono guardati bene dal farci partecipare, da auditori, alla conferenza con la Asl». «Il presidente della conferenza è il sindaco di Guidonia Barbet – aggiunge Fabroni - Gli avevamo chiesto un regolamento che garantisse partecipazione e trasparenza, perché l’organo possa servire a risolvere le questioni. Dopo più di un mese e mezzo, non c’è risposta. Si spera che tra i 70 sindaci dell’area qualcuno agisca a favore dei cittadini».

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