San Basilio, vedette, pusher e orari come un negozio: 11 arresti

San Basilio, vedette, pusher e orari come un negozio: 11 arresti
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Mercoledì 9 Dicembre 2020, 11:48 - Ultimo aggiornamento: 11:59

Vedette, pusher e orari come se avessero un negozio: spacciavano dalle 9,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 20. I punti di «spaccio» erano nella zona compresa tra via Morrovalle, via Recanati, via Osimo nel quartiere di San Basilio a Roma aprivano e chiudevano rispettando orari ben stabiliti. Gli agenti della Squadra investigativa del IV distretto di polizia hanno eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia Capitolina. Degli 11 indagati, 8 sono ai domiciliari e tre in carcere. Gli spacciatori, per non destare sospetti, si posizionavano sempre davanti alle attività commerciali facendo finta di essere degli avventori e, quando venivano contattati dagli acquirenti, si spostavano simulando un saluto con questi ultimi con la stretta della mano e consegnando loro la sostanza stupefacente oppure, gli acquirenti, previo accordi venivano inviati da un secondo spacciatore nelle vicinanze. 

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Il gruppo spacciava droga in una zona commerciale dove, oltre alla loro attività, c'erano anche una edicola, un negozio di oreficeria, una pizzeria a taglio, un negozio di scarpe e una farmacia.

L'attività di spaccio era ben strutturata con vedette e pusher, che sfruttavano il via vai di persone negli esercizi commerciali, per mimetizzare la loro attività illecita. Nella pausa pranzo infatti, quando i negozi chiudevano, interrompevano l'attività illecita per riprenderla alla riapertura pomeridiana degli stessi esercizi.

Per evitare il sequestro dello stupefacente da parte della polizia, i pusher non avevano mai un numero consistente di dosi al seguito, ma su precise indicazioni dei gestori della piazza, queste venivano nascoste ogni giorno in punti diversi, utilizzando vari stratagemmi tra cui piccole scatole in metallo con calamita che nascondevano sotto i paraurti della auto, fazzoletti di carta usati nascosti nella parte posteriore dell'edicola, pezzi di carta accartocciati posti sotto autovetture scelte «ad hoc» delle quali conoscevano i proprietari, oppure auto in disuso, nei pressi dei bidoni dell'immondizia, una buca delle lettere sita su via Morrovalle, vari pertugi sui muri, nonchè nel portone di accesso di un condominio della stessa via che rimaneva sempre aperto in maniera che lo spacciatore di turno lo potesse utilizzare sia per occultare la sostanza, sia per effettuare degli scambi all'interno, lontano da occhi indiscreti.

Dal monitoraggio delle telecamere presenti nella zona, gli investigatori del IV distretto, hanno accertato che la piazza di spaccio di via Morrovalle, presumibilmente fosse gestita da due fratelli noti con l'alias di fratelli «Mezzanotte» che si alternavano mattina e pomeriggio per controllare l'attività di spaccio, posizionavano la sostanza, ritiravano i soldi, pagavano il giornaliero degli spacciatori e in alcune occasioni spacciavano direttamente in prima persona. Inoltre come in un vero «centro commerciale» anche gli spacciatori e le vedette avevano dei turni ben definiti suddivisi in mattine e pomeriggi. Sul posto, oltre ai «turnisti» erano sempre presenti i vertici.

A conclusione delle indagini sono state 11 le persone arrestate e 6 denunciate in stato di libertà; sequestrati 80 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina e 2,5 Kg di sostanza stupefacente tipo hashish nonchè 30 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana.  

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