Saldi, il 2 luglio il via a Roma e nel Lazio: i consigli per evitare fregature

Due ragazze fanno shopping, sfruttando i saldi
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Venerdì 1 Luglio 2022, 12:14

Un romano su due. Il 50,7% dei cittadini della Capitale sfrutterà i saldi estivi per fare compere. Gli sconti, disciplinati dall'articolo 34 legge regionale 22/2019, in città, e più in generale nel Lazio, inizieranno domani, sabato 2 luglio e dureranno due mesi, fino al prossimo 30 agosto. A cogliere l'occasione saranno soprattutto donne e giovani con meno di 24 anni. Con questi ultimi che non si priveranno degli ormai gettonatissimi acquisti sul web. La quasi totalità, l'86%, destinerà allo shopping una cifra massima di 300 euro, con una spesa media di 186, in calo di oltre il 26% secondo i dati forniti da Format Research rispetto allo stesso periodo del 2021. Ancora, solo il 23,4 per cento sceglierà articoli griffati. Gli altri, il 76,6%, non presteranno attenzione alle marche. 

Saldi estivi, Confcommercio: poco più di 200 euro la spesa media a famiglia

 

Saldi, da domani il via a Roma: le regole da conoscere

Ma al netto dei numeri è importante tenere gli occhi aperti. Prestare attenzione a poche, semplici regole ribadite da Federazione Moda Italia e Confocommercio, per evitare che apparenti affari si traducano in spiacevoli sorprese. Sui negozianti ad esempio grava l'obbligo di esporre sui capi il prezzo originale, quello scontato e la percentuale di sconto applicata. 

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo della riparazione o sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Ma occhio, perché il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo, è rimessa alla discrezione del negoziante. 
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6.

Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

Perché i saldi hanno perso parte del loro fascino

Un tempo attesi freneticamente dai cittadini in cerca dell'occasione giusta, oggi i saldi hanno perso gran parte del loro fascino. «Soprattutto a causa di una giungla senza regole di vendite promozionali sparse un po’ tutto l’anno, come ad esempio il Black Friday», ha spiegato Massimo Bertoni, presidente di Federmoda Roma. Che in ogni caso prova a guardare con fiducia all'immediato futuro: «Quest’anno ci auguriamo comunque che il commercio risenta positivamente della fine degli effetti restrittivi dovuti al Covid che hanno permesso anche un ritorno importante dei turisti con un’elevata capacità di spesa».

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