Salario e Rocca Cencia, si indaga sui rifiuti smaltiti illegalmente

Salario e Rocca Cencia, si indaga sui rifiuti smaltiti illegalmente
di Giuseppe Scarpa
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Martedì 16 Luglio 2019, 08:18
I Tmb di Rocca Cencia e via Salaria svolgono realmente il lavoro per cui sono stati concepiti? Ovvero il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti indifferenziati. È la domanda che si sono posti gli investigatori a piazzale Clodio. Ebbene, per dare una risposta a questo quesito i pm hanno affidato un incarico a degli ingegneri. Periti che adesso dovranno fornire informazioni ai magistrati sull'ipotesi che, il trattamento dei rifiuti dentro quegli impianti, non sia un grande bluff.

LA CONSULENZA
Una verifica non scontata se si pensa che, già in passato, altre inchieste avevano dimostrato che la qualità del rifiuto prodotto era al di sotto degli standard previsti dalla legge. Dei campanelli d'allarme avevano già suonato in passato. Ad esempio l'Arpa, in una relazione datata 16 novembre 2018, aveva scattato una fotografia impietosa del sito di via Salaria: produce rifiuti che presentano caratteristiche di putrescibilità, quindi non possono essere classificati da Ama come frazione organica stabilizzata, il Fos. Cosa che, invece, sarebbe avvenuto fino all'incendio del Tmb che ha poi definitivamente sancito la fine del lavoro del sito.

Gli specialisti avevano sostenuto anche che l'impianto, per legge, deve realizzare, dalla spazzatura trattata, un 35% di combustibile. Invece il sito ne avrebbe generato il 22,4% nel 2016 e il 19,6% nel 2017. Su Rocca Cencia, invece, a maggio del 2017 era arrivata una segnalazione ai magistrati da parte dell'assessorato all'ambiente della regione Lazio. La società Sogliano Ambiente Spa aveva rispedito al mittente (a Rocca Cencia) un camion dell'Ama con dei rifiuti considerati non in linea rispetto al codice qualitativo che riportavano. Una serie di indizi, certo non un prova, che adesso spingono gli inquirenti a voler andare più a fondo in questa vicenda.
Di certo questa pista allarga il perimetro dell'indagine madre, quella relativa agli incendi scoppiati sui due Tmb. Inchiesta che va avanti spedita.

INCENDI
Per entrambi i Tmb si sospetta che l'origine della fiamme sia dolosa. Maggiori sono le certezze degli investigatori sul rogo che aveva divorato parte dell'impianto di via Salaria, l'11 dicembre, mandando in tilt il sistema di smaltimento di rifiuti in una città in costante affanno. Il fuoco è stato, molto probabilmente, appiccato da qualcuno. A stabilirlo era stata una consulenza depositata a maggio a piazzale Clodio al vaglio del procuratore aggiunto Nunzia D'Elia.

I tempi di propagazione delle fiamme sono stati considerati, dai periti, troppo rapidi rispetto ad un incendio normale. L'inchiesta non si era fermata di fronte alla relazione consegnata a gennaio dai vigili del fuoco che escludeva il ritrovamento di inneschi, tra l'altro di difficile se non impossibile individuazione. Mentre nel Tmb di Rocca Cencia, coinvolto in un altro incendio scoppiato il 24 marzo, anche in questo caso la procura ha aperto un'indagine per incendio doloso, al momento contro ignoti. Gli investigatori del Noe non escludono l'ipotesi del sabotaggio.
 
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