Monterotondo, travolse e uccise un pedone: patteggia e gli viene restituita la patente

L'incidente di due anni fa sulla Salaria
di Adelaide Pierucci
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Giovedì 25 Febbraio 2021, 00:27 - Ultimo aggiornamento: 01:10

Travolse e uccise un diciottenne sulla Salaria, a Monterotondo. Nel suo sangue vennero rinvenute tracce di cocaina ma, ora, dopo due anni patteggia e gli è stata restituita anche la patente.

La Mini Cooper lanciata a ottanta chilometri orari, di notte, in un centro abitato, e su una via a doppio senso di marcia. È bastata, probabilmente, una disattenzione a Alex D., 28 anni, una sera di luglio di due anni fa per investire e uccidere il diciottenne egiziano arrivato in Italia da poco più di un mese, che in quel momento stava attraversando la strada. L’automobilista sottoposto al narcotest era risultato positivo alla cocaina. Ora ha già chiuso il capitolo con la giustizia. Accusato di omicidio stradale ha patteggiato la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione, a palazzo di giustizia di Tivoli. E la patente sospesa per due anni gli è già stata restituita. 


Ad alleggerire la sua posizione l’estromissione dell’aggravante della guida sotto effetto di stupefacenti durante le indagini.

Il gip aveva concluso, che «non sussistevano elementi per sostenere l’accusa in giudizio». «Pur essendo accertata la presenza di cocaina nel sangue non è dimostrabile che lo stesso guidasse in stato di effettiva e concreta alterazione psico-fisica causata dalla relativa assunzione», ha motivato la decisione il magistrato, «e non risultando elementi concreti sull’epoca della assunzione si dispone l’archiviazione». «Se l’automobilista avesse tenuto una velocità entro il limite massimo», aveva ricostruito un consulente del pm, «il sinistro si sarebbe evitato». Se l’indagato, difeso dall’avvocato Monica Rossi, avesse proceduto alla velocità di 50 chilometri la Mini si sarebbe arrestata nello spazio complessivo di 26 metri e Ahmed si sarebbe salvato. 

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