Caos in Consiglio: in Aula con i sacchi dei rifiuti per protesta. Raggi: «A Roma niente discariche». Seduta sospesa

Caos in Consiglio: in Aula con i sacchi dei rifiuti per protesta. Raggi: «A Roma niente discariche». Seduta sospesa
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Martedì 15 Gennaio 2019, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 00:37

Sacchi di immondizia addosso e cartelli con su scritto «Raggi, il vento è cambiato: puzza», «Roma affoga nei rifiuti» e «Raggi non Ama Roma». È il flash mob dei consiglieri comunali del Pd in occasione di una sospensione della seduta straordinaria dei rifiuti. I consiglieri stanno improvvisando una mini-conferenza stampa nell'area dedicata al pubblico. «C'è ostracismo - ha detto il capogruppo dem Giulio Pelonzi -. Non si vuol parlare della situazione dei rifiuti. Non c'è un piano Ama per chiudere il ciclo dei rifiuti e i livelli di differenziata annunciati diventano una chimera. Roma è sommersa dai rifiuti e oggi vogliamo interpretare questa situazione anche visivamente». Gli eletti del Pd presentano una mozione in cui si «invita la sindaca Raggi a valutare il ritiro delle deleghe all'assessore all'Ambiente Montanari».

LA SOSPENSIONE
Contestazioni e urla durante la seduta dell'assemblea capitolina dedicata alla situazione dei rifiuti di Roma hanno determinato la sospensione del consiglio, con il presidente dell'Aula Giulio Cesare Marcello De Vito che ha parlato di «disordini» in corso. Durante l'intervento della sindaca alcuni esponenti dem nel pubblico hanno srotolato uno striscione chiedendone le dimissioni. De Vito ha chiesto l'allontanamento dall'Aula del consigliere municipale di Ostia Athos De Luca (Pd) che urlava all'indirizzo della sindaca. Alla protesta si sono uniti anche altri esponenti delle opposizioni. Allontanato dall'Aula un consigliere di opposizione del municipio della Valle Galeria che, dopo la ripresa dei lavori, aveva interrotto l'intervento della sindaca urlando a più riprese: «Ama raccoglie i rifiuti e poi dove li porta?». «Mandate la gente fuori perché non volete essere contestati», ha protestato il segretario del Pd di Roma Andrea Casu.

LA SINDACA
«Roma non vuole discariche e la Città Metropolitana non vuole discariche. Lo dico ai sindaci che sono qui: non vogliamo altre discariche. Mistificare la questione delle aree bianche non farà prendere più voti alle europee. Serve il coraggio di dire che è il momento di cambiare tutto». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi durante il consiglio comunale straordinario sul tema dei rifiuti. E aggiunge: «Io sono certa che i miei colleghi sindaci saranno solidali nel votare con noi in Città Metropolitana un atto in cui si dice che l'area metropolitana non vuole altre discariche o inceneritori. Qui abbiamo avuto Malagrotta e non vogliamo aprirne di nuove, noi no. Per far questo, però, dobbiamo andare tutti convintamente insieme in un'altra direzione. L'incendio del Tmb ha segnato un punto di svolta da cui non si torna indietro. Al suo posto ora ci sarà un centro direzionale Ama, l'area verrà restituita alla città». «Nel frattempo Ama dirà oggi cosa ha messo in campo e come intende proseguire affinché non ci siano più rifiuti per terra, perché fintanto che ci saranno chi vuol fare lotta a questo nuovo sistema troverà una scusa. Ama deve fare ancor meglio». Poi assicura: «Come abbiamo risollevato Atac risolleveremo anche Ama. Quando abbiamo detto che avremmo salvato l'azienda dei trasporti siamo stati insultati e derisi e ora Atac è salva e stanno arrivando i nuovi bus.

Chi pensa che ci tireremo indietro con Ama non ha capito, la città sarà pulita e l'azienda verrà risanata. È una battaglia epocale che vinceremo perché Roma non merita di essere maltrattata, e chiedo a tutti di essere uniti».

Un gruppo di sindaci della provincia sono presenti in Aula Giulio Cesare per dire «no a una nuova discarica di Roma nel territorio provinciale» e per consegnare alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, la missiva in cui chiedono al ministro dell'Ambiente Sergio Costa e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti di redigere un piano rifiuti che scongiuri la presenza di discariche e altri impianti nei comuni limitrofi della Capitale. Alcuni amministratori hanno esposto cartelli con la scritta: «Stop ai Rifiuti di Roma in provincia». 

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