Roma, multa per il runner sotto casa: «Non avevo la mascherina» Così farà ricorso

Roma, runner multato sotto casa: «Correvo senza mascherina»
di Flaminia Savelli
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Giovedì 5 Novembre 2020, 00:55

Una corsetta lungo il circuito sotto casa a fine giornata. Come d’abitudine e come consentito, dal regolamento regionale sulle attività motorie all’aperto, senza mascherina. Invece per Massimo Cordaro, romano classe ‘67, è scattata comunque la multa: lo scorso 3 ottobre - proprio all’avvio dell’obbligo di mascherine all’aperto - ha incrociato una pattuglia di vigili mentre rientrava dall’allenamento. I pizzardoni sono stati inflessibili notificando i 400 euro di sanzione. Eppure, lo sportivo indossava felpa e scarpe da ginnastica. Ma non si è arreso rivolgendosi poi agli avvocati che hanno avviato il ricorso: «Contesto la multa non per i soldi - spiega Cordaro - ma per i miei diritti. Non sono stati rispettati». 

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IL RACCONTO
Tre volte a settimana, il runner si allena nel percorso vicino casa della compagna: due chilometri di strada, tra viale Aldo Ballarin e via Giuseppe Grezar, al Tintoretto.

Un circuito frequentato dagli sportivi di zona perché isolato dalla zona commerciale e lontano dal traffico del quartiere. «Quando i vigili si sono avvicinati - racconta Cordaro - avevo appena finito di correre, stavo facendo defatigante, 500 metri prima di rientrare nel palazzo. Ero tutto sudato, ho spiegato la situazione agli agenti ma loro hanno insistito contestandomi che non indossavo la mascherina. Abbiamo discusso a lungo - aggiunge - poi mi sono reso conto che sarebbe stato inutile proseguire. Ho preso la multa e in un primo momento, per chiudere la questione, ho pensato anche di pagarla. Ma alla fine ho deciso di rivolgermi agli avvocati e contestarla: è consentito fare attività motoria, che tra l’altro comprende pure la camminata, senza dispositivi di protezione». 

IL RICORSO
I legali, incaricati dal Codacons, hanno quindi inviato il ricorso puntando proprio sull’ordinanza (dello scorso 3 ottobre) in cui viene precisato che si esclude l’uso delle mascherine «durante l’attività motoria e/o sportiva». 
Allegato pure il verbale della polizia Locale in cui si legge che «il trasgressore passeggiava a passo lento». Con una nota: «Contesta il verbale perché stava facendo attività motoria all’aperto». Un’ulteriore conferma gli avvocati e per il sanzionato: «A leggere bene la multa - dice il runner - sono loro per primi che confermano che mi stavo allenando. Non avrei mai immaginato di trovarmi in questa situazione. Però in un momento così difficile e complicato, almeno la corsa sotto casa vorrei poterla fare. Non ho infranto le regole - sottolinea - e mi sono attenuto a tutte le indicazioni dell’ordinanza. Credo che l’equivoco sia nato perché in quel momento, quando mi hanno visto, stavo camminando. Ma anche in quel caso, potevo farlo senza mascherina». 
Il ricorso è stato già inoltrato con la richiesta di annullare o archiviare il verbale perché «non sussite la violazione accertata».

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