Una corsetta lungo il circuito sotto casa a fine giornata. Come d’abitudine e come consentito, dal regolamento regionale sulle attività motorie all’aperto, senza mascherina. Invece per Massimo Cordaro, romano classe ‘67, è scattata comunque la multa: lo scorso 3 ottobre - proprio all’avvio dell’obbligo di mascherine all’aperto - ha incrociato una pattuglia di vigili mentre rientrava dall’allenamento. I pizzardoni sono stati inflessibili notificando i 400 euro di sanzione. Eppure, lo sportivo indossava felpa e scarpe da ginnastica. Ma non si è arreso rivolgendosi poi agli avvocati che hanno avviato il ricorso: «Contesto la multa non per i soldi - spiega Cordaro - ma per i miei diritti. Non sono stati rispettati».
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IL RACCONTO
Tre volte a settimana, il runner si allena nel percorso vicino casa della compagna: due chilometri di strada, tra viale Aldo Ballarin e via Giuseppe Grezar, al Tintoretto.
IL RICORSO
I legali, incaricati dal Codacons, hanno quindi inviato il ricorso puntando proprio sull’ordinanza (dello scorso 3 ottobre) in cui viene precisato che si esclude l’uso delle mascherine «durante l’attività motoria e/o sportiva».
Allegato pure il verbale della polizia Locale in cui si legge che «il trasgressore passeggiava a passo lento». Con una nota: «Contesta il verbale perché stava facendo attività motoria all’aperto». Un’ulteriore conferma gli avvocati e per il sanzionato: «A leggere bene la multa - dice il runner - sono loro per primi che confermano che mi stavo allenando. Non avrei mai immaginato di trovarmi in questa situazione. Però in un momento così difficile e complicato, almeno la corsa sotto casa vorrei poterla fare. Non ho infranto le regole - sottolinea - e mi sono attenuto a tutte le indicazioni dell’ordinanza. Credo che l’equivoco sia nato perché in quel momento, quando mi hanno visto, stavo camminando. Ma anche in quel caso, potevo farlo senza mascherina».
Il ricorso è stato già inoltrato con la richiesta di annullare o archiviare il verbale perché «non sussite la violazione accertata».