Vanno avanti gli accertamenti. Quelli disposti dalla Asl sulle polizze alla Unipol e quelli della Procura che vuole capire il motivo dello scontro tra l’ex capo di gabinetto di Gualtieri, Albino Ruberti, e il broker assicurativo Vladimiro De Angelis. Scontro nato per vicende sportive, ma degenerato e immortalato nel video che ha provocato un “terremoto”. I magistrati valutano anche altri affidamenti, spesso “diretti” o con un solo partecipante, alle agenzie di Vladimiro da parte di enti pubblici.
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I CONTRATTI
Ci sono altre proroghe dei servizi assicurativi richiesti dalla Asl di Frosinone.
Gara che l’agenzia di De Angelis si aggiudicherà di nuovo, insieme a “Generali”, perché erano le uniche offerte come ha spiegato lo stesso Vladimiro - fratello del “big” ciociaro del Pd, Francesco - nei giorni scorsi.
Nel frattempo ulteriori sei mesi di proroga erano stati richiesti alla Compagnia di Assicurazione UnipolSai dalla Asl prima il 2 luglio 2019, quindi il 22 dicembre 2020 la proroga tecnica richiesta è di quattro mesi «nelle more dell’espletamento della procedura di gara in via di ultimazione». Il 30 luglio 2021, con deliberazione viene indetta la nuova gara d’appalto della durata di 3 anni per un importo annuo di 400mila euro, di conseguenza, una base d’asta triennale pari 1,2 milioni di euro. Gli atti vengono caricati sulla piattaforma Stella, che, tuttavia, resta «inutilizzabile per un certo periodo a seguito dell’attacco informatico subìto dalla Regione Lazio». Ecco allora che nasce la necessità di un’ulteriore proroga tecnica. «Nell’intento di evitare ulteriori ritardi - si legge ancora nella relazione - si è provveduto alla pubblicazione della medesima gara sulla piattaforma Sater» e «il dover rinnovare la procedura su una nuova piattaforma ha determinato l’impossibilità di aggiudicare il servizio assicurativo a un nuovo fornitore entro la scadenza delle polizze fissata al 30 settembre 2021», quando si è provveduto a chiedere formalmente al fornitore di accettare un’ulteriore proroga, stavolta di un mese, con scadenza dunque al 31 dicembre 2021.
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Nei prossimi giorni non è escluso che in Procura possano essere ascoltati altri testimoni della vicenda. In poco più di una settimana, da quando è stato diffuso il video nel quale l’ex capo di gabinetto dice a De Angelis «vi rovino» e lui risponde «me te compro» gli accertamenti sveleranno, si spera, il reale motivo del contendere.