L'arrivo dei nomadi, provenienti da un insediamento in via del Porto Fluviale all'Ostiense, è datato infatti ottobre 2008. All'inizio dell'autunno erano stati spostati nel quartiere Nuova Tor Vergata, poi in via Salamanca nei pressi della seconda università, infine in seguito a pressioni esercitate dallo stesso ateneo, i nomadi erano stati sistemati in un'area di parcheggio situata in via Schiavonetti, dove giorno dopo giorno quella che doveva essere una soluzione provvisoria è diventata pressoché definitiva. Tanto che tra i residenti del quartiere c'è anche incredulità. «Non ci credo finché non li vedo andare via - dice Antonio, un 20enne che abita nei palazzi limitrofi - Quando sono arrivato ero un bambino, ormai fanno parte del paesaggio, ma certo la convivenza qui è sempre stata difficile». Furti, borseggi, piccole truffe, traffico di automobili di dubbia provenienza: è lungo l'elenco dei problemi vissuti dai cittadini in questi anni a causa dei nomadi.
«Prendono di mira soprattutto gli anziani che vanno a fare la spesa al centro commerciale - racconta Giovanni, un 50enne che abita vicino al campo - Non solo con scippi, ma anche attraverso raggiri come l'ormai celebre truffa dello specchietto. E gli anziani, spesso intimoriti, preferiscono versare questo obolo piuttosto che avere problemi maggiori».
Tra i più contenti ci sono gli operatori del limitrofo centro commerciale. «Non si sa quanti clienti ci hanno fatto perdere, specialmente quelli che lavorano negli uffici - spiega un giovane che lavora al banco di una caffetteria - Prima nella pausa pranzo gli impiegati venivano sempre qui, poi da quando sono arrivati i Rom, visto che devono passare accanto al loro campo per arrivare qui, hanno rinunciato per non dover sottostare allo loro continue richieste di soldi, quando non ai borseggi e ai tentativi di truffa». Dal 6 settembre, però, tutto questo dovrebbe diventare solo un lontano ricordo. Che fine faranno però i nomadi non è dato sapere. Come specifica il provvedimento, le misure a sostegno degli abitanti dei campi, come i contributi per l'alloggio, non si applicano agli insediamenti tollerati come appunto quello di viale Schiavonetti.
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