Roma, Ztl chiusa dal 6 aprile. Ira dei commercianti: «Un altro duro colpo»

Roma, Ztl chiusa dal 6 aprile. Ira dei commercianti: «Un altro duro colpo»
di Fabio Rossi
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Giovedì 1 Aprile 2021, 00:08 - Ultimo aggiornamento: 02:26

Richiudere la Ztl dopo Pasqua «è una scelta scellerata». Specialmente «in una situazione di grande incertezza, in cui Roma è destinata a restare in zona arancione (se non rossa) almeno fino alla fine di aprile». I commercianti sono in rivolta contro il Campidoglio, orientato a riaccendere i varchi elettronici a partire dal 6 aprile. 

Quando scadrà l’ordinanza con cui Virginia Raggi, al ritorno del Lazio in zona rossa, aveva deciso di consentire il passaggio libero delle auto nel centro storico, come già successo durante il lockdown dello scorso anno.

Ma gli operatori del centro storico - fiaccati dalla crisi dovuta al Covid, che sta colpendo duramente soprattutto le aree turistiche della Capitale - sono contrari a una nuova chiusura, chiedendo all’amministrazione comunale un «urgente ripensamento» sulla questione.

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IL CROLLO
Fino a ora, nel centro storico, «hanno chiuso circa 1.500 negozi, con un deserto commerciale che va da via Nazionale a via Frattina», osserva Valter Giammaria, leader romano di Confesercenti. 
«Nelle altre città italiane le zone a traffico limitato sono aperte dall’inizio dell’emergenza - sottolinea Giammaria - Solo a Roma si opta per questa decisione evidentemente ideologica, che mortifica ogni tentativo di ripresa in un centro già svuotato dall’assenza dei turisti e dallo smart working: chiudere anche i varchi mi sembra un accanimento contro una categoria già prostrata da oltre un anno di crisi durissima».

IL CONFRONTO
La sospensione della Ztl «deve continuare per tutto il periodo emergenziale, per poi ridiscutere completamente il futuro di queste zone», spiega Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma. Insomma, l’associazione punta a rivedere completamente il sistema delle aree a traffico limitato, pensato quasi trent’anni fa, alla luce delle attuali esigenze. 

Magari riducendone l’estensione o ripensandone gli orari. «Ci stiamo riflettendo, per proporre qualcosa di diverso ai candidati sindaci», annuncia Guasco. Nel frattempo, Confcommercio è per andare avanti con i varchi aperti oltre il 6 aprile, «anche perché nemmeno sappiamo di che colore saremo quel giorno». E Pier Andrea Chevallard, commissario di Confcommercio, ha già chiesto al Comune «l’apertura della Ztl fino a dicembre e anche in zona gialla».

L’APPELLO
Al Campidoglio si rivolgono direttamente i gestori dei pubblici esercizi - bar, ristoranti e altro - che chiedono «un incontro urgente» alla sindaca e agli assessori alla mobilità, Pietro Calabrese, e alle attività produttive, Andrea Coia, per scongiurare la nuova chiusura della Ztl. «È paradossale che si tenti di mettere ulteriori ostacoli al tentativo della categoria di rialzare un po’ la testa - dice Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma - Ogni giorno chiudono tante imprese, soprattutto nel centro storico.

Ma invece di aiutarle a sopravvivere, il Comune le colpisce ulteriormente con una decisione incomprensibile». La protesta arriva anche dai negozi di abbigliamento e calzature: la riaccensione dei varchi elettronici «è l’ennesima decisione assurda di questa amministrazione ai danni delle attività produttive delle zone interessate - attacca David Sermoneta, di Federmoda Roma - Perfettamente in linea con le politiche governative che ci obbligano alla chiusura, concedendoci un misero tozzo di pane come ristoro».
 

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