Roma-Viterbo, odissea dei pendolari: 20 corse cancellate al giorno, vagoni superaffollati, nuovi treni solo a fine 2023

Roma-Viterbo, odissea dei pendolari: 20 corse cancellati al giorno, vagoni superaffollati, nuovi treni solo a fine 2023
di Fernando Magliaro
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 16:23

La disperazione dei passeggeri corre sui social: la ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, proprietà Regione Lazio, servizio erogato da Atac in trasferimento a Cotral, è sempre più un calvario. Solo negli ultimi quattro giorni sono saltati ogni giorno una ventina di treni. Facendo la proporzione con il numero di treni che sono previsti, significa che saltano poco meno di due convogli su dieci. Giovedì 3 febbraio, 16 treni soppressi; mercoledì 2 i treni soppressi sono stati 19; il giorno prima addirittura 20 e l’ultimo giorno di gennaio si sono registrate 18 cancellazioni. 


L’INCERTEZZA
Spesso l’annuncio che arriva dal canale twitter ufficiale di Atac, @infoatac, giunge pochissimi minuti prima dell’orario previsto. Così capita che alle 6.05 di mattina l’azienda comunichi che il treno in partenza da Flaminio alle 6.15 è “cancellato”. O, peggio, la cancellazione del treno delle 5.55 di mattina sia annunciata appena 9 minuti prima della presunta partenza. Non c’è solo il disservizio in sé che produce corse saltate e conseguente sovraffollamento da carro bestiame su quelle successive.

C’è anche la totale impossibilità per i passeggeri di questa sfortunata linea - non a caso sempre sul podio del “premio Caronte” di Legambiente per la peggior linea ferroviaria del Lazio insieme alla Roma-Lido di Ostia - di poter programmare la propria giornata: ti alzi e non sai se, arrivando in stazione, il treno c’è o è soppresso.

E non sai se, uscendo dal lavoro, troverai quello per il ritorno. Se c’è, a parte il viaggio insieme al Covid, devi sperare di poter salire in carrozza senza rimanere schiacciato. Eppure i pendolari di questa linea sono quelli che pagano l’abbonamento più salato: circa 500 euro l’anno.


I TAGLI
Non bastasse ancora, controllando quali treni vengono soppressi, emerge il dato che spesso sono gli stessi e, per giunta, sono nelle ore di punta di mattina e di sera: limitandosi agli ultimi quattro giorni, i treni in partenza dalla stazione Catalano alle 9.09 la mattina e in teorico arrivo a Flaminio alle 10.26 e quello, sempre da Catalano, delle 11.14, quelli da Viterbo delle 9 e delle 11.05 sono stati soppressi ogni giorno. In altri sei casi - da Catalano alle 6.15, da Flaminio alle 8.30 e poi quello delle 9.30; da Montebello alle 9 e alle 10 e da Viterbo alle 9 e alle 11.05 - questi convogli sono stati soppressi tre volte su quattro. In nove occasioni si sono registrati convogli soppressi due volte. Il resto sono cancellazioni random. 


Dal 2016 la Regione ha reiterato annunci per l’arrivo di nuovi treni. Pochi giorni fa, finalmente è stato firmato dal notaio il contratto per la fornitura dei primi 11 nuovi treni (6 per la Roma-Viterbo e 5 per la Roma-Lido). Solo che i primi due arriveranno a ottobre 2023.

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