Roma, volontari senza rimborsi e le ville restano chiuse

Roma, volontari senza rimborsi e le ville restano chiuse
di Camilla Mozzetti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Dicembre 2018, 09:16
Garantire un maggior controllo, provvedendo alla chiusura e all'apertura dei cancelli di moltissime ville storiche e parchi pubblici per evitare che proprio nelle zone verdi di Roma potessero proliferare episodi di violenza o degrado. Avevano accettato di buon grado l'impegno, trasformandosi nei guardiani dei polmoni verdi della città e arginando il deficit cronico di personale nell'ufficio del Servizio giardini ma dal 24 dicembre, giorno di Vigilia, hanno incrociato le braccia in segno di protesta contro il Campidoglio. Nella Capitale succede anche questo: il mondo del volontariato volta le spalle all'amministrazione.

Nel caso specifico, si tratta dei carabinieri in congedo dell'Associazione Martiri di Nassiriya che dallo scorso febbraio insieme all'Earth avevano preso in carico il compito di gestire le aperture e le chiusure dei cancelli di una quarantina di parchi e ville ma che da tre giorni a questa parte hanno sospeso il servizio. Il motivo? Il Campidoglio avrebbe dovuto erogare agli ex carabinieri (una trentina quelli impegnati da mesi ogni giorno nelle operazioni) dei contributi sotto forma di rimborsi che tuttavia non sono mai arrivati. E dopo mesi di attesa è arrivata la decisione: sospendere il servizio fino a quando il Comune non garantirà il dovuto ai volontari. A raccontare la situazione attuale gli ingressi sbarrati di diversi siti come Villa Sciarra o Villa Chigi o luoghi che di fatto restano aperti da più di 72 ore anche di notte. In tutto i carabinieri in congedo dovevano provvedere alle aperture e alle chiusure di 25 parchi e ville: da Villa Glori ai giardini di Piazza Vittorio, dal parco della Resistenza a Villa Celimontana, da Villa Borghese a Villa Ada.

I SOLLECITI
«Abbiamo scritto all'amministrazione, avanzato il problema spiega Sandro Silbi a capo dell'Associazione carabinieri in congedo Martiri di Nassiriya ma abbiamo ricevuto solo promesse: il Comune ci avrebbe dovuto erogare quasi 100 mila euro di rimborsi ma non sono mai arrivati e abbiamo deciso di fermarci e non aprire più le ville che ci sono state affidate». Il problema lo sottolinea anche l'associazione Earth: «Il bando del Comune spiega la presidente Valentina Coppola stabiliva l'erogazione mensile dei rimborsi, da febbraio non c'è stata puntualità, i contributi per quanto ci riguarda sono arrivati ma con ritardo». Ora c'è un altro capitolo da affrontare, ben più gravoso: «Il 31 dicembre prosegue la Coppola scadrà la convenzione e il Campidoglio non ha previsto ancora un nuovo bando né ha lavorato per una proroga». La morale? Da lunedì quasi certamente tutti i parchi e le ville storiche resteranno senza guardiani, senza nessuno cioè che provvederà a chiudere o aprire i cancelli. «La situazione è molto rischiosa conclude la Coppola perché la decisione assunta dal Comune derivava da un input partito dalla Prefettura anche a fronte degli episodi di violenza avvenuti proprio nei parchi (come gli stupri di Villa Borghese o Colle Oppio ndr); noi dalla prossima settimana non potremmo più intervenire».

IL CONCORSO
Tanto si era tribolato tra il 2017 e quest'anno affinché i parchi di Roma fossero controllati negli accessi e chiusi di notte. Per questo il dipartimento Ambiente aveva bandito un concorso isolando più di 220 mila euro sotto forma di rimborsi per affidare proprio ad associazioni di volontariato l'apertura e la chiusura di 40 tra ville e parchi fino alla fine di dicembre. Il bando suddiviso in lotti aveva visto l'Earth aggiudicarsi 15 siti, molti in periferia: da Villa De Sanctis al parco di Centocelle, da Villa Lazzaroni a Villa Pamphilj. Poi si erano aggiunti i carabinieri in congedo per coprire tutti i siti messi a concorso dall'amministrazione e dallo scorso febbraio squadre di volontari avevano provveduto al controllo degli ingressi. Ma tra i mancati pagamenti e la convenzione in scadenza tra quattro giorni il sistema smetterà completamente di esistere. «Ho scritto all'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari per chiedere una soluzione celere a questo problema spiega Anna Vincenzoni assessore al verde del I Municipio nell'interesse dei cittadini che si vedono privati di spazi pubblici e più in generale per garantire la sicurezza dei parchi e delle ville».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA