Roma, la beffa di via Nazionale: rattoppi sui sampietrini. Rivolta contro la ciclabile

Roma, la beffa di via Nazionale: rattoppi sui sampietrini. Rivolta contro la ciclabile
di Stefania Piras
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Domenica 30 Agosto 2020, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 00:02

Una città in standby, che aspetta, aspetta, aspetta. In via Nazionale aspettano il miracolo: i lavori del piano sampietrini, mentre sul progetto di una nuova ciclabile in questa parte di Roma i commercianti già si pronunciano contrari. Per ora è comparsa una colata di asfalto provvisoria solo su un lato della carreggiata. Il rullo è stato passato sulla preferenziale che collega largo Magnanapoli a piazza Esedra. L’altra è rimasta al naturale: sampietrini, buche, avvallamenti e crateri. «Senza parole, no comment», dice un commerciante che trasuda rabbia da ogni poro mentre il progetto continua a dividere la maggioranza. Diversi consiglieri pentastellati sono contrarissimi a togliere il selciato storico da via Nazionale: quei sampietrini sono pietre preziose in porfido rosso, storiche appunto, regalate dall’Egitto. Ma sulla strada non si è mossa una pietra ed è già bufera. Cosa si sta aspettando?

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PROVVISORIO
La gara d’appalto deve ancora seguire il suo lunghissimo iter. È tutto provvisorio, si affretta a spiegare l’assessorato ai Lavori Pubblici guidato da Linda Meleo. «Il Piano Sampietrini, approvato in Giunta lo scorso anno, va avanti con il rifacimento di via Nazionale, dopo l’apertura nei mesi scorsi dei lavori di piazza Venezia e di via IV Novembre. Si tratta di un cantiere che porterà una novità: i sampietrini saranno sostituiti da asfalto con l’obiettivo di rendere la via più sicura e stabile soprattutto per bus, motociclisti e ciclisti. Come per via IV novembre, i sampietrini resteranno solo ai lati della carreggiata come richiamo storico e quello tolti andranno in aree pedonali. Nel frattempo, per rendere più agevole il passaggio dei mezzi pubblici, il Dipartimento Simu ha steso sulla corsia preferenziale uno strato di asfalto provvisorio, come già fatto a via IV Novembre prima dell’avvio dei lavori, e che i cittadini avevano dimostrato di apprezzare», racconta la stessa Meleo. Ma la paura che i lavori vadano a rilento c’è. Soprattutto tra i commercianti che scontano la chiusura della fermata metro Repubblica che brucia ancora tantissimo.

STRATO D'ASFALTO
Visto che lo stato della strada era sotto gli occhi di tutti, disastrato, il Dipartimento Simu ha passato uno strato di asfalto come soluzione temporanea in una sola parte di strada che presentava delle irregolarità proprio per il passaggio continuo degli autobus. E l’altra parte? Anche l’altra metà avrebbe bisogno di una bella passata di rullo, anche lì ci sono i saliscendi, anche lì l’asfalto è crepato. Ma niente. Ora si attende pazientemente l’apertura delle buste e i lavori dovrebbero partire nei prossimi mesi: a essere ottimisti si parla di fine anno, più realisticamente sarà a inizio del prossimo anno. I lavori prevederanno la sostituzione della pavimentazione in sampietrini con l’asfalto su tutta la strada e, novità, sarà prevista anche la realizzazione di una nuova pista ciclabile che già divide: contrari i commercianti, favorevoli i residenti. «È un progetto inutile e rischioso per una strada ad alto scorrimento come via Nazionale», commenta il presidente della Confesercenti Valter Giammaria. «Del tutto inutile - rincara Massimo Bertoni dalla Confcommercio e titolare dello storico negozio “Socrate” - l’amministrazione avrebbe invece potuto prevedere dei parcheggi ai lati della strada e permettere così a via Nazionale di tornare a vivere». 

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