Roma, truffa del falso primario, arrestato il responsabile: almeno sette le vittime accertate

Truffa del falso primario: arrestato il responsabile almeno sette le vittime accertate
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Martedì 2 Febbraio 2021, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:02

Avvicinava persone anziane nei pressi dei principali ospedali di Roma, e fingendosi medico o addirittura primario, riusciva a carpirne la fiducia e a farsi consegnare delle somme in denaro per far fronte alle fantomatiche terapie a cui la figlia doveva sottoporsi a seguito di un grave incidente stradale, mai avvenuto.

A porre fine alle scorribande del truffatore, un arresto eseguito per altra causa con il conseguente trasferimento nel carcere di Vigevano, dov'è tuttora detenuto, e l'attività d'indagine dei carabinieri della stazione Roma San Giovanni che, da marzo a dicembre del 2019, sono riusciti a documentare le responsabilità del 59enne in ordine ad almeno 7 truffe.

In un caso l'indagato - un romano di 59 anni nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti - è riuscito ad appropriarsi addirittura dell'auto di una delle sue vittime.

 Il suo modus operandi era sempre lo stesso: l'uomo, fingendosi medico o primario, «agganciava» le vittime designate nei pressi di strutture ospedaliere - San Giovanni-Addolorata, San Filippo Neri, Regina Margherita, Sant'Eugenio, Sandro Pertini e Sant'Andrea - e confessava la sua forte preoccupazione per lo stato di salute della figlia a seguito di un incidente stradale - situazione totalmente inventata - e per le costose terapie cui non riusciva a far fronte economicamente. Il buon cuore degli anziani, che hanno avuto la sfortuna di incrociare la strada del truffatore, li spingeva a offrire somme di denaro per aiutarlo. In un caso, una donna, caduta nella rete del 59enne, lo ha fatto salire in auto per concedergli un passaggio e dopo essere scesa per acquistare una marca da bollo, si è vista rubare il veicolo.

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I carabinieri della stazione San Giovanni, ottenuti i riscontri necessari dalle denunce delle vittime e dalla conseguente attività d'indagine, nel corso della quale sono state acquisite dichiarazioni testimoniali, immagini delle telecamere di videosorveglianza e individuazioni fotografiche, hanno consegnato all'Autorità giudiziaria una dettagliata informativa e il Gip del Tribunale ordinario di Roma, concordando con le evidenze raccolte dai carabinieri, ha emesso nei confronti del 59enne un provvedimento di custodia cautelare in carcere che i militari hanno notificato all'indagato nel carcere di Vigevano. 

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