Trasporti, trofeo Caronte: la Roma-Viterbo strappa il primato negativo alla Roma-Lido

Trasporti, trofeo Caronte: la Roma-Viterbo strappa il primato negativo alla Roma-Lido
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Lunedì 16 Dicembre 2019, 15:10
Triste primato per le ferrovie romane che trasportano ogni giorno decine di migliaia di pendolari.  È stato presentato da Legambiente il trofeo Caronte 2019, il dossier dell'associazione ambientalista che, con un nome inspirato a quello del traghettatore dantesco, elenca le peggiori linee di trasporto pubblico d'Italia. Anche quest'anno Roma non si smentisce piazzando tra le prime dieci due linee: la ferrovia Roma-Viterbo e la Roma-Lido.
Il premio per il peggior servizio va alla Roma-Viterbo, che da piazzale Flaminio attraversa i quartieri e i comuni a nord della capitale con frequenti e notevoli inconvenienti per i pendolari. Dopo anni dunque questa tratta scalza la comunque disastrata Roma Lido che rimane al secondo posto, mentre terza peggiore è la Roma Termini-Centocelle. A valere il non invidiato titolo alla Roma-Viterbo, che ogni giorno trasporta 75mila viaggiatori, le reiterate cancellazione dei treni e la velocità media di percorrenza inferiore ai 30 chilometri orari «meno di quella di un elefante africano», chiosa Legambiente nel suo comunicato.
L'associazione ricorda anche come la tratta, insieme alla Roma Lido e alla Termini-Centocelle, «è stata gestita per decenni da Atac e oggi sta tornando alla Regione Lazio, con Cotral che dovrà curare il servizio viaggiatori e Astral quello della struttura ferroviaria». Prossimamente poi dovrebbero svolgersi i lavori per il raddoppio della stazione Flaminio, rallentati fino all'interruzione in passato. ( «Con lo spauracchio della chiusura per la messa in sicurezza queste condizioni possono solo peggiorare», ha spiegato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio.
Poi l'attacco ad Atac che «per decenni ha gestito questa ferrovia in maniera indecente, portandola all'indecoroso stato attuale, ora la Regione Lazio dal prossimo anno, tornerà definitivamente a gestirla, insieme all'altrettanto disastrata Roma Lido: la Regione non può inaugurare il nuovo corso così come stiamo vedendo, chiediamo che non si arrivi alla chiusura della tratta per la messa in sicurezza ma di trovare una alternativa per garantire il passaggio dei convogli, nonchè tempi certi per ripristinare la piena funzionalità, tre anni non sonori certo un tempo sostenibile. Chiediamo alla Regione anche di istituire un tavolo permanente aperto ad associazioni ambientaliste e pendolari, durante tutta la fase di cambio di gestione, perchè questi mesi saranno fondamentali per non perdere l'occasione di fare un pò di sana cura del ferro della quale Roma ha enorme bisogno. Sia la Roma Nord che la Roma Lido, possono e devono diventare vere e proprie metropolitane urbane e interurbane, servono investimenti importanti per nuovi treni, efficentamento delle strutture e riqualificazione delle stazioni
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