Roma, violenza choc a Trastevere: stuprato in auto da un uomo

Viale Trastevere
di Giuseppe Scarpa
2 Minuti di Lettura
Martedì 28 Gennaio 2020, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 19:16

È finito in manette con l’accusa di violenza sessuale e tentata rapina un italiano di 30 anni. Una vicenda dai dettagli ancora da chiarire quella che va in scena a Trastevere tra il 25 e il 26 gennaio.

Un uomo, coetaneo dell’aggressore, la vittima, corre in strada lungo viale di Trastevere. Sta scappando. Vede un auto dei carabinieri e la ferma. Racconta ai militari di aver subito un tentativo di furto da parte di una persona. Un uomo che lo ha aggredito all’improvviso mentre stava parcheggiando l’automobile. Invita le forze dell’ordine a seguirlo, perché l’aggressore è ancora nei paraggi. I carabinieri lo scortano fino alla macchina, ma del 30enne non c’è traccia.

Desirée, il medico legale: «Era ancora una bambina quando è stata violentata»

LA DESCRIZIONE
Ad ogni modo la vittima fornisce una descrizione dettagliata. Poi rappresenta agli uomini dell’Arma una versione più ampia della vicenda. In pratica sostiene di essere stato aggredito all’improvviso e di essere stato poi stuprato dall’uomo. Lo stesso aggressore, coetaneo della vittima, l’avrebbe poi minacciato: gli avrebbe detto di andare al bancomat per prelevare dei soldi e consegnarglieli.

A questo punto il 30enne ne avrebbe approfittato per scappare. Non si è diretto verso uno sportello automatico di un istituto di credito ma alla ricerca di una pattuglia delle forze dell’ordine in cerca di aiuto. Ed è durante la fuga che l’uomo incontra, appunto, i carabinieri. Gli investigatori dopo un paio di ore arrestano il presunto violentatore. Infatti, sempre in un bar di Trastevere, viene segnalata una rissa in cui è protagonista un 30enne.

L’uomo corrisponde, nella descrizione, allo stupratore indicato poco prima dalla vittima che poi in caserma lo riconosce. Per questo motivo l’uomo viene messo in stato di fermo dal pubblico ministero Maria Gabriella Fazi, con l’accusa di violenza sessuale e tentato furto. Nelle prossime 24 ore il gip dovrà decidere se convalidare l’arresto. La vicenda, infatti, per gli inquirenti, non è così lineare. Sarà importante risentire, oltre all’indagato, anche la versione della vittima.

© RIPRODUZIONE RISERVATA