Roma, tombino ripulito con photoshop: la gaffe del consigliere grillino smascherato sui social

Roma, tombino ripulito con photoshop: la gaffe del consigliere grillino smascherato sui social
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Martedì 30 Marzo 2021, 07:01 - Ultimo aggiornamento: 09:20

Prima ha ritoccato la foto di un tombino otturato dal bitume per poter dimostrare che l'efficiente macchina capitolina è inflessibile nella pulizia della città come nella manutenzione. Poi, scoperto, ha replicato che era soltanto uno scherzo per sdrammatizzare e rispondere agli haters. Che per la cronaca era il profilo twitter di un cittadino scontento dell'attuale giunta. Photoshop finisce per essere fatale a Paolo Ferrara, consigliere capitolino e fedelissimo di Virginia Raggi, che per la gaffe sui social è diventato suo malgrado un trendtopic.
Tutto ha avuto inizio ieri quando l'utente @battaglia_persa ha twittato e postato la foto di una caditoia in zona Boccea che era stata occlusa dal bitume di alcuni lavori fatti in zona. Non contento, @battaglia_persa, chiamando in causa Ferrara (definito ironicamente l'eroe) e il consigliere ribelle Enrico Stefàno, ha anche infierito aggiungendo l'hashtag #lavorifattibene.

LA REPLICA
Un altro al suo posto avrebbe desistito, Ferrara - mal gliene incolse - invece non ha resistito dal replicare alle critiche e dall'affrontare chi lo aveva criticato. Eccolo, in tutta risposta, postare una foto dello stesso tombino, ma stavolta con le griglie libere in grado di accogliere le acque di scolo per farle defluire. Per aggiungere: «Dovete aspettare la fine dei lavori. Non stiamo mica ai tempi di Alemanno o Marino».
Ma si sa, chi di social ferisce, di social perisce. E gli elettori digitali sono più esperti di quanto si possa immaginare: in pochi minuti @battaglia_persa come altri iscritti a Twitter ha scoperto il trucco, anche perché il ritocco era stato fatto oggettivamente male, forse con Paint e neppure con Photoshop cioè annerendo le grate, per dare l'idea che fossero libere dal bitume. E da lì si è scatenata la rete contro il consigliere grillino, che non ha fatto in tempo a cancellare il suo fake, subito rimbalzato sui profili di tanti social.
In molti hanno postato una foto dove c'erano accanto il tombino postato una prima volta eppoi la versione corretta (male) da Ferrara. Se non bastasse, l'ex capogruppo grillino in Aula Giulio Cesare si è visto riservare una serie di attacchi e di battute sagaci, meme compresi.
Molti paragonano Ferrara a Drake, altri gli postano foto di Emilio Fede impegnato in una delle sue gaffe e dei suoi fuorionda, altri ancora si danno all'ironia: «L'antico tombino doveva essere portato in salvo», o «Manco Totò e Peppino» oppure «Ultimora: Photoshop si disinstalla dal computer di Paolo Ferrara in forma di protesta».
Negare sempre, anche di fronte all'evidenza, è una delle regole non scritte della comunicazione politica. E a questa si attiene Ferrara, che dopo le tante critiche sbotta sempre via social: «Cercano di nascondere quello che è sotto gli occhi di tutti i romani: le strade vengono finalmente rifatte ovunque! In queste ore stanno girando alcuni articoli in cui mi si accusa di aver ritoccato la foto di un tombino. Non è vero. Ho semplicemente risposto ironicamente, all'interno di una discussione più ampia, rispondendo ad una foto fake con un'altra foto fake che ho preso da internet. Era una risposta ironica e non credevo di dover dare spiegazioni». Ma la toppa è peggio del buco.
F.

Pac.

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