I LIMITI
«Molti impianti sono datati - racconta Marco Cardilli, il delegato alla Sicurezza del Campidoglio - come amministrazione realizziamo periodicamente controlli sull'efficacia delle telecamere e quello che emerge è che circa il 20% andrebbe ammodernato». Lo stesso dicono i documenti interni del Comune: «Molti dei sistemi di videosorveglianza, ormai installati da alcuni anni, sono obsoleti e/o hanno raggiunto il fine vita», hanno scritto gli esperti dell'Ufficio Impianti tecnologici. Molti apparecchi addirittura sono «a funzionamento analogico», altro che digital technology. Sistemi stra-superati, peraltro difficilissimi da tenere in funzione, essendo telecamere «ormai difficilmente reperibili sul mercato e non riparabili». Insomma, sono talmente vecchie che i ricambi non vengono nemmeno più fabbricati.
In teoria qualche fondo per rinnovare la rete ci sarebbe. Ma per paradosso non si riesce a spendere. Colpa della burocrazia limacciosa e del rimpallo tra uffici. La Regione Lazio nel 2018 ha stanziato un milione di euro per installare le telecamere nei campi rom e nelle zone infestate dai roghi tossici. Quante ne sono state montate? Neanche una. Il Comune ha inviato un progetto alla Pisana e attende risposte, mentre gli unici soldi spesi, circa 300mila euro, sono stati utilizzati per alcune bonifiche. Utili, sicuramente, ma non per colmare il gap tecnologico (e di sicurezza). Anche i fondi chiesti dal Campidoglio al Viminale sono congelati: Roma ha partecipato al bando, ha spedito i progetti, ma non è in cima alla graduatoria del Ministero. Risultato: tocca avere pazienza. Soprattutto tocca accontentarsi della rete di oggi, con i suoi limiti.
Alla Sala Sistema Roma del Campidoglio sono agganciate 1.674 telecamere dei vigili, più quelle della Sovrintendenza ai beni culturali, del Dipartimento Lavori pubblici, dell'Atac e dell'Agenzia della Mobilità. Secondo l'ultimo rapporto dell'Anci, Roma è la città con più telecamere d'Italia: 3.222, contro le 2.161 di Milano. Ma è un dato grezzo e la prospettiva cambia se si mette in rapporto all'estensione del territorio cittadino: a Milano si contano 11,9 telecamere per chilometro quadrato, a Roma 2,5. E nemmeno funzionano tutte.
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