È caccia al tampone molecolare in tutta Roma e non solo per uscire dalle quarantene o fare tornare i propri figli a scuola. Soprattutto nel week-end quando i drive in sono chiusi o funzionano a servizio ridotto e anche le farmacie e le strutture convenzionate non sono disponibili, trovare una struttura dove eseguire il test diventa una chimera. Ieri le prime prenotazioni opzionabili erano per martedì prossimo. Da giovedì al drive-in di Fiumicino (tra i pochi che ricevono senza prenotazione) si stanno formando lunghe code e c’è chi ha aspettato più di cinque ore prima di potere essere esaminato. Molti hanno rinunciato.
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IL NODO
Il problema è sui molecolari, appunto.
L’incremento dei casi positivi a Roma negli ultimi dieci giorni ha fatto esplodere la caccia al tampone. Per gli studenti delle scuole la Regione ha aperto un canale apposito di prenotazioni tramite il portale Salute Lazio. Ma i guai cominciano quando, a catena, da un positivo in una classe, il contagio si propaga a fratelli, sorelle e adulti.
LE STORIE
«Giovedì - racconta Claudia - ho impiegato diverse ore per trovare posto su Roma avendo mia figlia sintomatica. Sono riuscita a trovarlo a Tor di Quinto per venerdì. Per la scuola c’è un percorso apposito che però non ho seguito perché mi faceva prenotare rapido e non molecolare - spiega ancora -. Lei è risultata positiva, oggi (ieri, ndr) quindi mi sono messa alla ricerca nuovamente per prenotare i tamponi per noi adulti, le prime disponibilità su Roma sono per martedì. Altrimenti bisogna andare fuori città. Ma per noi è già un disagio il dovere essere andati fino a Tor di Quinto, nella zona opposta rispetto a dove abitiamo». C’è chi è rimasto ore sulla pagina della regione per riuscire a trovare uno slot libero, ma anche chi ha fatto in pochi istanti. C’è un trucco, come spiega una mamma: «Provare la mattina presto, perché i drive-in e i centri abilitati riaggiornano tutti i posti». Spiega Natasha: «Abbiamo effettuato un tampone presso il drive in del Campus biomedico martedì. Avevamo appuntamento nella fascia oraria 13-14 e siamo riusciti a farlo alle 17. Il giorno prima ci eravamo recati al drive in di Fiumicino ma la fila era di almeno 5/6 ore, con una bambina di 3 anni non si poteva fare».
Per rendere l’idea ieri nel Lazio sono stati effettuati 19.995 tamponi molecolari e 27.850 antigenici. Si sono registrati 1.745 nuovi casi positivi (-126), 10 i decessi (-3), 774 i ricoverati (-12), 108 le terapie intensive (-2) e +660 i guariti. I casi a Roma città sono a quota 872. Intanto ieri boom di vaccinazioni nel Lazio: 61.015 dosi somministrate, +10% rispetto alla settimana precedente. «Mancano all’appello però 400 mila cittadini che non hanno effettuato nemmeno la prima dose ed è a loro che mi rivolgo - dice l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato - invitandoli a prenotare. Ieri abbiamo avuto un decesso di un 55enne non vaccinato, il rischio è troppo alto».