Talenti, preso il rapinatore seriale: fermato mentre svaligiava un bar

Talenti, preso il rapinatore seriale: fermato mentre svaligiava un bar
di Marco De Risi e Flaminia Savelli
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Domenica 23 Gennaio 2022, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 18:35

Un rapinatore seriale, un cane sciolto, che era diventato l'incubo di Talenti e Montesacro dove, una settimana fa, aveva anche rapito una donna. Si era infilato nella sua macchina in via Matteo Bandello e sotto la minaccia della pistola, l'aveva costretta a prelevare in un bancomat di zona. Momenti drammatici che la vittima aveva poi riferito e raccontato ai poliziotti del distretto Fidene Serpentara. Le indagini sono partite da qui e per gli investigatori non è stato difficile capire che dietro quei colpi in serie, messi a segno tutti con le stesse modalità, la firma era la stessa. Una fitta rete di racconti, indizi e prove in un'indagine ancora aperta.

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I colpi in serie 

Nel mirino del bandito sono finite tabaccherie, farmacie e anche un ufficio postale, quello di via Grazia Deledda a Fonte Nuova.

Ma l'ultimo assalto, al bar di via Isidoro del Lungo, gli è costato l'arresto. Ieri mattina infatti i poliziotti che da giorni sorvegliavano il quadrante, lo hanno fermato e arrestato: per il 50enne, romano e residente a Roma est, sono scattate subito le manette. Ora dovrà rispondere non solo di rapina ma anche di sequestro di persona. Secondo quanto raccolto dai poliziotti, sono state almeno 12 le rapine, due in uno stesso giorno. Tutte con lo stesso modus operandi: il rapinatore, con il volto camuffato entrava nell'attività finita nel mirino, sotto la minaccia della pistola costringeva a farsi consegnare l'incasso. Quindi la fuga per le strade di Roma est. Colpi in serie e messi a segno in una manciata di secondi.

Le prove

A carico del rapinatore ci sono già elementi e indizi pesantissimi. Prove che lo inchiodano. A partire dall'identikit che hanno disegnato alcune delle vittime che lo hanno poi riconosciuto a turno in un confronto all'americana.
L'escalation delle rapine è stato registrato nelle ultime tre settimane di gennaio. I poliziotti hanno quindi ascoltato a lungo le vittime, i testimoni. Hanno poi confrontato le descrizioni con centinaia di fotogrammi recuperati dalle telecamere di video sorveglianza. A partire da quelle registrate dal bancomat dove la donna sequestrata è stata costretta a prelevare.
Infine, l'ultimo ma decisivo tassello per chiudere l'indagine: la macchina di piccola cilindrata, utilizzata per la fuga in diverse rapine. Un elemento decisivo per rintracciare il rapinatore seriale, risalire alla sua identità e incastrarlo.

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La taskforce

L'escalation delle rapine è stato registrato nelle ultime tre settimane di gennaio. Ma il cerchio delle indagini potrebbe presto allargarsi ancora: «Stiamo indagando anche su colpi analoghi che sono stati denunciati nello stesso quadrante ma in un periodo precedente» dicono gli investigatori. Sul caso, insieme agli agenti del distretto Fidene, ora lavorano anche i carabinieri di zona e gli uomini della squadra Mobile. Militari e agenti di polizia stanno confrontando denunce, segnalazioni e testimonianze di casi ancora irrisolti che sembrano avere la stessa firma del bandito.
 

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