Roma, sequestrato il «deposito degli orrori» vicino al Tevere: c'erano anche animali in putrefazione

Roma, sequestrato il «deposito degli orrori» vicino al Tevere: c'erano anche animali in putrefazione
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Venerdì 27 Settembre 2019, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 15:31
Una scena da film horror proprio nei pressi del Tevere. Animali in putrefazione, scarti di macellerie e pescherie completamente avvolti da larve di mosche e bigattini. È stato posto sotto sequestro il deposito non autorizzato per lo smaltimento di rifiuti di origine animale: a far scattare l'indagine le fortissime esalazioni lamentate dai cittadini. Siamo in via del Cappellaccio, proprio a ridosso del fiume che bagna la Capitale e a gestire questo impianto degli orrori è un italiano di 50 anni, denunciato per gestione illecita di rifiuti. Nessuna autorizzazione per lo scarico di acque reflue industriali e condizioni igienico sanitarie da brividi. Già nei giorni scorsi gli agenti avevano intercettato all'altezza di via del Mare, un furgone che stava trasportando residui di macellazione e rifiuti organici: questo ha consentito alla polizia locale di Roma Capitale di risalire all'impianto dove veniva gestito illecitamente questo tipo di materiale. 

Sul posto era presente anche un impianto di depurazione non funzionante con una vasca contenente 1.000 litri di liquame in putrefazione. È ora in fase di accertamento la sospetta attività di sversamento illegale di queste sostanze nel Tevere, distante solo pochi metri dal deposito. Lungo la sponda del fiume sono state ritrovate diverse ossa di animali. Gli agenti hanno proceduto al sequestro dell'intera area, di circa 1500 mq, delle strutture annesse e dei furgoni della ditta, mancanti dei requisiti previsti per il trasporto del materiale trattato. Contestate anche sanzioni amministrative per circa 10mila euro.
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