Roma, suv si schianta contro un istituto di suore e abbatte il muro di recinzione

Roma, suv si schianta contro un istituto di suore e abbatte il muro di recinzione
di Emiliano Bernardini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Novembre 2021, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 11:55

Un tonfo sordo, nessun rumore di frenata. Poi le urla. «Il palazzo è vibrato e ho pensato subito fosse un terremoto» racconta suor Belinda, madre superiora delle Suore Ospedaliere del Sacro cuore di Gesù. Invece un Suv lanciato a folle corsa si è schiantato contro il cancello d'ingresso del palazzetto di piazza Salerno, abbattendo anche parte del muro di recinzione. «Uno spavento enorme in piena notte. Saranno state le 2,30 e il colpo mi ha svegliato. Anche le altre sorelle sono subito corse a vedere. C'era questa macchina molto grande arrampicata sul cancello e quattro giovani feriti, perdevano sangue. Poi sono arrivati i soccorsi e i vigili». I quattro, tre ragazzi e una ragazza, tutti tra i 20 e 40 anni, a bordo di un Range Rover di colore nero, per dinamiche ancora da accertare, hanno perso il controllo dell'auto e tagliato la rotonda di piazza Salerno piombando sull'edificio religioso abbattendo anche un cartello stradale. Tre dei ragazzi sono stati trasportati in codice rosso, uno all'Umberto I e due al San Giovanni. Una quarta persona, invece, al Santo Spirito in codice arancione. Sul posto gli agenti della Polizia locale del II Gruppo Sapienza. Il Suv è stato posto sotto sequestro. Le chiazze di sangue sono ancora sull'asfalto come l'olio che ha perso l'auto nell'impatto. E poi pezzi del Range Rover sparsi un po' ovunque. Una rotatoria maledetta: in quel punto, a giugno, perse la vita a bordo del suo scooter il ventiduenne Jacopo Maria Colistra, ma da allora nulla era stato fatto per mettere in sicurezza il luogo.

«Quei giovani nel Range Rover si toccavano la testa e urlavano» racconta un'altra delle suore, 14 sorelle in tutto, che abitano al civico numero 3 all'angolo tra via Spallanzani e via Morgagni. Per tutta la mattinata, ieri, c'è stato un pellegrinaggio di residenti. Per molti «è un miracolo se quei ragazzi sono vivi, sembravano ubriachi». Altri riferiscono di aver sentito un rumore fortissimo ma nessuna frenata. «Sono sobbalzata dal letto ma dalle finestre di casa non sono riuscita a vedere nulla» racconta Beatrice, 35 anni, che abita in via Baglivi.
Alla base dell'incidente ci sarebbe l'alta velocità, mentre sono stati richiesti per tutti e 4 gli esami di alcol e droga.

Da capire ancora chi fosse alla guida. Da piazza delle Provincie ci si immette su via Bari, un lungo rettilineo che attraversa letteralmente la rotatoria di piazza Salerno per immettersi su via Morgagni.

LE DENUNCE
Una rotonda molto ampia che in tanti tentano di tagliare con conseguenze disastrose, finendo fuori strada. Manca la segnaletica orizzontale e soprattutto il cordolo di marciapiede che delimita le rotonda non è visibile. Un fattore ora nella lente dei caschi bianchi. Con l'elevata velocità si trasforma in un trampolino. Stessa dinamica per Colistra che si schiantò sullo stesso muretto. Nei mesi successivi si sono verificati almeno altri 5 o 6 incidenti per fortuna senza gravi conseguenze. «E' la terza volta che ci abbattono il cancello. E' molto pericoloso. C'è bisogno di un intervento prima che succedano altri episodi gravi» commentano ancora le suore. E sul gruppo Facebook di piazza Bologna, sono in tanti a tornare a puntare il dito contro quella rotonda. Francesca riporta la sua testimonianza: «Quello stramaledetto marciapiede rialzato al centro della piazzetta. Ci ho sbattuto contro mille volte anche io con la ruota della macchina, di giorno e andando a 30 all'ora. Se non ci fai attenzione non lo vedi proprio, figuriamoci di notte». E nel quartiere c'è chi si sta mobilitando per raccogliere delle firme.

© RIPRODUZIONE RISERVATA