Roma, blitz dei ladri nel convento ma le suore li cacciano via (e ne fanno catturare uno)

Roma, blitz dei ladri nel convento ma le suore li cacciano via (e ne fanno catturare uno)
di Adelaide Pierucci
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 22:49 - Ultimo aggiornamento: 23:55

Se avessero bussato, se avessero chiesto con umiltà un aiuto, probabilmente avrebbe ottenuto più di quanto sono riusciti a rubare. Un gruppetto di ladri acrobati l’altra sera, poco prima delle nove, ha turbato la tranquillità delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, mentre riposavano nel loro convento in via Alessandro Torlonia. Muniti di una corda da alpinista, due coltellacci e una vasta gamma di cacciavite, vestiti di nero e incappucciati con dei passamontagna, sono riusciti a infilarsi nell’istituto religioso e persino nella camera da letto di una suora, dove da un cassetto hanno rubato più di duecento euro. Il coraggio delle religiose è stato però più profondo della paura, tanto che sono riuscite non solo a mettere in fuga i ladri, ma anche a farne catturare uno dai carabinieri.

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L’allarme

Una di loro, infatti, dopo aver visto un uomo aggirarsi in corridoio e in lontananza altre due ombre, ha chiamato direttamente il centralino della caserma di piazza Bologna, fornendo all’operatore ogni dettaglio.

La suora, confortata dalle consorelle, si è anche affacciata per provare a capire dove fossero scappati i malviventi. Così, restando sempre al telefono con il militare, è riuscita a indicare la via di fuga. Nel giro di pochi minuti una pattuglia dei carabinieri di passaggio ha avvistato i ladri mentre correvano e si disperdevano sulle vie laterali, proprio perché disturbati dalle suore. Due di loro, che sono riusciti a saltare da un parapetto, sono riusciti a scappare, mentre il complice è stato catturato. Il suo nome è Egerald Duka un albanese di 21 anni, con piccoli guai con la giustizia alle spalle. Nel tentativo di balzare dall’alto ha avuto una contusione alla caviglia, ma ha provato comunque a fuggire dopo aver gettato uno zaino, un fagotto e dei soldi. All’interno della borsa c’erano due coltelli e dei cacciavite lunghi, usati per forzare una porta finestra dell’istituto religioso. Nelle vicinanze è stata poi trovata la corda da scalatore, lunga una decina di metri e con dei nodi sistemati per facilitare la presa.


Il divieto

Il ladro ora non potrà tornare a circolare per Roma. A fine udienza, dopo la convalida dell’arresto a piazzale Clodio, il giudice ha disposto per Duka la misura cautelare del divieto di dimora nella Capitale. Il pm Donatella Plutino, che ha contestato l’arresto per furto aggravato, puntava invece al carcere. In aula il giovane, ancora claudicante, si è avvalso della facoltà di non rispondere, probabilmente per coprire i complici. Ma i carabinieri della compagnia Roma Parioli, competenti per territorio e comandati dal maggiore Alessandro De Venezia, stanno raccogliendo elementi utili alle indagini che potrebbero portare presto a degli sviluppi.

Il racconto

 

«Stavo camminando nel corridoi - ha spiegato la suora che ha fatto scattare l’allarme - quando ho visto un uomo uscire dalla stanza di una consorella. Aveva un giubbotto nero, un berretto nero calato e uno scaldacollo che gli copriva il viso. In lontananza ho visto altri due uomini. Mi sono sembrati tutti alti, robusti. Mi sono sembrati sempre vestiti di nero e incappucciati. Ho capito subito che non potevano essere nostri ospiti». L’istituto religioso infatti funziona anche come pensionato per studentesse, solo donne, e in questo periodo ospita anche tre giovani in via di reinserimento. Nella denuncia la religiosa ha precisato di aver chiamato immediatamente le forze dell’ordine: «Ho capito subito che erano dei ladri. E quando mi sono affacciata alla camera lasciata aperta ho avuto la conferma. Era a soqquadro. Non ho perso un attimo allora e ho chiamato immediatamente i carabinieri di piazza Bologna visto che avevo annotato il numero. E poi ho cercato di capire dove potessero fuggire». La banda ha scelto di scavalcare un muro di cinta che affaccia su un edificio disabitato, in via Corsica, ed è fuggita scegliendo strade diverse. I carabinieri, oltre agli attrezzi usati per lo scasso e per l’arrampicata, hanno recuperato anche un centinaio di euro. Le suore Adoratrici ora stanno cercando di ricostruire se siano spariti altri oggetti, magari piccoli crocifissi ritenuti di valore. 
 

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