Roma, strisce blu a pagamento per i residenti: si parte da viale Libia, stangata di Natale

Roma, strisce blu a pagamento per i residenti: si parte da viale Libia, stangata di Natale
di Stefania Piras
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Domenica 8 Dicembre 2019, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 14:37
È stato un anno intero chiuso nel cassetto. Ma ora la giunta Raggi ha deciso di riaprire quel cassetto e ritirare fuori il progetto di mettere a pagamento i parcheggi gratuiti per i residenti in viale Eritrea e viale Libia. Scatterà come sperimentazione durante le feste natalizie dal 13 dicembre al 6 gennaio. Ma è destinato a rimanere in modalità permanente. Così vuole la giunta capitolina. 

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Ricordate? Esattamente un anno fa il provvedimento che applicava la “tariffazione pura” sulle due vie del quartiere Africano, nel Municipio II, era stato stralciato dai programmi dell’amministrazione comunale perché aveva scatenato una vera e propria sollevazione popolare da parte dei residenti che non avevano, e non hanno, alcuna intenzione di pagare un servizio che hanno gratis e di cui usufruiscono con grande libertà. 



«Ci sono famiglie che lasciano l’auto negli stalli gratuiti a loro riservati anche un mese, non va bene», dice Enrico Stefano, presidente della commissione capitolina Trasporti e ispiratore del progetto che questa settimana, dopo 365 lunghissimi giorni, approderà finalmente in giunta per essere approvato e quindi applicato. Questa volta non si torna indietro. Dunque a partire da venerdì tredici anche i residenti pagheranno un euro l’ora. Il provvedimento è calmierato: non diventano tutti stalli a sosta tariffata. Soltanto i posteggi in linea che si trovano in entrambi i sensi di marcia dei due viali. Quelli a spina di pesce rimarranno gratis. In proporzione, scatta il pagamento sul 50% dei posteggi: circa centoquaranta su circa duecentottanta attualmente tutti gratis. La sperimentazione non si applica alle vie limitrofe e agli incroci: sarà solo su viale Eritrea e viale Libia. 

«Bisogna aumentare la rotazione: il suolo pubblico è un bene prezioso che va valorizzato. E quelle vie sono attrattori importanti anche dal punto di vita commerciale. Chi va a fare shopping o ha bisogno di fare commissioni in quella zona, deve poter parcheggiare», spiega Stefano che porta l’esempio dell’area Partenze dell’aeroporto di Fiumicino. «La multa scatta al sedicesimo minuto dopo la sosta gratuita di 15 minuti perché gestiscono uno spazio scarso e limitato, non certo per fare cassa». Anche il centro e i grandi assi commerciali sono beni ai quali tutti vogliono accedere, fa intendere. E quindi vanno valorizzati, ragiona. Viale Eritrea e viale Libia in questo senso fanno da apripista alla sosta tariffata anche per chi abita in viale Trastevere, via Cola di Rienzo, via Appia da san Giovanni a piazza Re di Roma. 

D’altronde la tariffazione pura (che si potrebbe tradurre con «Anche i residenti pagano») è una conseguenza della riforma della sosta tariffata, provvedimento che ritocca all’insù il costo della sosta sulle strisce blu (in centro si passerebbe da 1,20 euro l’ora a 2 euro l’ora per i primi 120 minuti arrivando a 3 euro per ogni ora aggiuntiva). «Non vogliamo vessare nessuno ma portare all’utilizzo dell’automobile solo quando è strettamente necessario. E su questo tema senza scomodare Helsinki ricordo che a Bari il parcheggio si paga 2 euro l’ora», continua Stefano. I residenti non la pensano allo stesso modo. I comitati attivi un anno fa sono pronti a ricominciare la battaglia: «Chiediamo che ci riservino nuovi stalli, almeno quelli che ci hanno tolto in piazzale Annibaliano e via Tripoli», dice Caterina Petricca, residente in viale Eritrea.

«Questo provvedimento ci danneggia: abbiamo contato 900 appartamenti, ovvero 900 residenti che hanno il civico su viale Eritrea e ci sono altrettanti abitanti in viale Libia. Come facciamo a parcheggiare con solo 280 stalli che ora si ridurranno ancora?», si chiede. «Crediamo che la vocazione commerciale sia già soddisfatta grazie alle corsie preferenziali», conclude annunciando una guerra spietata. 
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