Roma, spari davanti a una scuola: ma a Casal Bruciato nessuno li sente

Roma, spari davanti a una scuola: ma a Casal Bruciato nessuno li sente
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 07:28 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 17:47

Nessuno ha visto nulla. Nessuno ha sentito niente ma a Casal Bruciato - periferia est di Roma - funziona così. Anche quando a gennaio del 2018 qualcuno sparò contro Alberto Ianni (in arte er mitraglia) non c'era residente che nei palazzoni di via Sebastiano Satta avesse qualcosa da raccontare ai poliziotti. A distanza di anni l'atteggiamento non è cambiato: ieri è andato in scena un analogo copione quando gli agenti del commissariato Sant'Ippolito e della Scientifica sono arrivati a piazza Balsamo Crivelli, di fronte alla scuola elementare, perché il lunotto di una Citroen C5 era stato colpito probabilmente nella notte precedente da un proiettile.


LA DINAMICA
Per fortuna, stavolta, nessuno è rimasto ucciso o ferito ma lo spavento - per un episodio ancora tutto da chiarire - si leggeva chiaramente ieri mattina sul volto del proprietario dell'auto, un romano di 43 anni. «Martedì sera sono tornato a casa con la mia compagna, abitiamo qui vicino, abbiamo parcheggiato - racconta l'uomo - e questa mattina (ieri ndr) quando siamo usciti abbiamo trovato il vetro forato da un buco. Per com'era, abbiamo subito pensato ad un proiettile e così abbiamo chiamato la polizia».
Sul posto arrivano poco dopo le dieci gli agenti del commissariato di zona e della Scientifica che iniziano ad eseguire i rilievi. Naturalmente viene ascoltato più di una volta il proprietario dell'auto e la sua compagna. Entrambi risultano incensurati, non hanno precedenti e nessuno - stando a quanto raccontato - avrebbe avuto un motivo per sparare contro la loro vettura, neanche a mò di intimidazione. Si esclude dunque al momento che il bersaglio di quel colpo fosse il 43enne o la sua compagna. Ma il foro c'è eppure nessuno ha sentito o visto nulla e non ci sono ad ora elementi che possano chiarire cosa è accaduto. In questa porzione della piazza inoltre non ci sono videocamere di sorveglianza utili a rimettere insieme i tasselli della notte tra martedì e mercoledì, in un orario che va dalla mezzanotte alle dieci del mattino seguente.

Neanche le immagini di videosorveglianza di alcune attività commerciali, che esistono sull'altro lato della piazza, potrebbero essere utili: troppo ampia la distanza tra i negozi e l'auto parcheggiata. Proseguono comunque gli accertamenti anche sul veicolo per cercare di trovare almeno un'ogiva se quel foro sul lunotto fosse stato davvero creato da un proiettile. C'è anche l'ipotesi, al momento estremamente debole, che quel buco sia stato provocato da una biglia lanciata con una fionda. Forse qualcuno, magari a piedi, ha invece provato a colpire un uomo o anche una donna sbagliando la mira. Dell'ogiva al momento non c'è traccia ma potrebbe essere finita anche dentro ad un tombino.


I PRECEDENTI
«Quel che è certo - sentenzia un residente che ieri mattina si è fermato per curiosità a vedere cosa fosse accaduto - è che qui ognuno si fa i fatti suoi anche di fronte a tanti episodi di criminalità che da anni scandiscono la vita del quartiere». Non molto tempo fa, era l'ottobre 2019, in via Diego Angeli (cento metri in linea d'aria dalla scena di ieri) un pregiudicato, Maurizio Mattiozzi, fu inseguito per le scale del palazzo dove abitava e raggiunto da tre proiettili. Un vero e proprio agguato al quale l'uomo scampò miracolosamente. E sempre in questa parte di Roma alla fine di via Diego Angeli un altro personaggio ben più noto, Fabrizio Fabietti, braccio destro di Diabolik, fu arrestato sul terrazzo della sua abitazione nel novembre del 2019. Ancora: come se non bastasse Casal Bruciato è anche ritrovo di latitanti. Sempre qui nell'ottobre di quattro anni fa fu arrestato Filippo Morgante, considerato reggente della cosca di ndrangheta Gallico. Per un anno intero si era nascosto in un comprensorio residenziale grazie all'aiuto di un amico calabrese pulito che aveva preso in affitto un appartamento dove nasconderlo.

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