Roma, sottrae fondi della Regione e si trasferisce a Dubai, il manager Massimo Severoni condannato: «Restituisca 500mila euro»

Roma, sottrae fondi della Regione e si trasferisce a Dubai, il manager Massimo Severoni condannato: «Restituisca 500mila euro»
di Michela Allegri
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Domenica 19 Giugno 2022, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 10:58

Da Roma si era trasferito a Dubai, con il conto in banca rimpolpato da centinaia di migliaia di euro sottratti alla Regione Lazio. Ora, Massimo Severoni, ex presidente della società Microcredito italiano Spa, è stato condannato a restituire la somma alla Pisana: si tratta di 498.900 euro. Durante il processo è stato giudicato in contumacia, visto che è residente nella città degli Emirati Arabi. In una località super esclusiva, oltretutto: Palm Jemeirah.

Il furto


Il denaro che avrebbe sottratto faceva parte di un fondo stanziato dalla Regione per supportare le piccole imprese locali.

Severoni avrebbe intascato i soldi tramite una ragnatela di società, di cui 19 situate all'estero, e anche grazie ad alcuni imprenditori compiacenti: per l'accusa, i fondi sarebbero stati girati a società riconducibili all'ex presidente di Microcredito italiano simulando rapporti commerciali in realtà inesistenti. A far emergere il raggiro era stata la Guardia di finanza. Nel settembre 2020, la Procura di Roma aveva ottenuto l'arresto di Severoni con le accuse di concorso in peculato, autoriciclaggio e appropriazione indebita. La misura, però, non era stata eseguito, visto che l'uomo si era già trasferito.

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La società

La Microcredito, con sede ai Parioli, gestiva i soldi stanziati da Lazio Innova, la società in house della Regione Lazio, che aveva stanziato il «Fondo Futuro», destinato alle microimprese e ai titolari di partita Iva che si trovano in situazioni di difficoltà. L'azienda avrebbe dovuto garantire il supporto nell'accesso ai finanziamenti pubblici, istruendo le pratiche, valutando l'idoneità delle richieste e predisponendo le relazioni conclusive sul periodo di erogazione. Invece, Severoni, prima di lasciare la presidenza nel dicembre 2019, si sarebbe appropriato quasi mezzo milione di euro, trasferendo a imprenditori compiacenti finanziamenti non erogati, rate di rimborso di finanziamenti e somme restituite da chi aveva rinunciato al denaro.
L'inchiesta contabile era scattata nel maggio 2020, dopo un esposto presentato da Lazio Innova: la nuova presidente della Microcredito si era accorta che Severoni avrebbe distratto centinaia di migliaia di euro dirottandoli sui conti di società sconosciute, con causali false. I magistrati contabili hanno sottolineato che l'imputato gestiva direttamente i conti correnti della società. Avrebbe continuato a svuotarli anche dopo le sue dimissioni, quando coordinava di fatto l'azienda fino all'insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione, nel gennaio 2020.

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