Roma, un incidente su tre per segnali "fantasma": la mappa delle strade killer

Roma, un incidente su tre per segnali "fantasma": la mappa delle strade killer
di Camilla Mozzetti
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Martedì 23 Luglio 2019, 09:32 - Ultimo aggiornamento: 09:33

La media è da capogiro: 29 incidenti al giorno per un totale di 10.638 sinistri nell'arco di un anno. Che muoversi a Roma fosse difficile, si sapeva da tempo. E non solo per chi è costretto a viaggiare sui mezzi pubblici. Anche per chi guida un'auto o un motorino il rischio di restare coinvolto in un scontro è dietro l'angolo. Ma se ormai consuetudine vuole che la responsabilità maggiore sia attribuibile alle buche, ai dossi, alle radici sporgenti degli alberi e anche alla disattenzione dei guidatori, c'è da considerare un altro fattore che fa aumentare il numero degli episodi. Nella Capitale si arriva a uno scontro frontale, a investire un pedone, a sfondare di lato un altro veicolo anche per un'altra ragione: l'assenza o, ancor di più, il deterioramento della segnaletica orizzontale e verticale.

I DATI
Strisce sbiadite, precedenze cancellate, in sintesi, semafori offuscati dalle fronde di alberi non potati sono fattori che rappresentato una parte delle cause dei sinistri che si verificano ogni giorno. Un incidente su tre in media è avvenuto proprio per questo motivo. Secondo le stime del Codacons, il 30% degli incidenti, avvenuti nel 2018, è da ricondurre ai problemi della segnaletica stradale. L'Aci è entrata più nel dettaglio, dando delle specifiche sui sinistri accaduti su intersezioni non segnalate che hanno portato a 10 scontri frontali, 104 laterali, 20 tamponamenti, 13 investimenti di pedoni solo nel 2017. La procedura comunale per il rifacimento della segnaletica è ancora molto di là dall'essere conclusa benché sia stata bandita ormai diversi mesi fa, mentre in questi giorni, con il rifacimento di alcune strade anche ad alto scorrimento, non sempre alla colata di asfalto si è aggiunto l'immediato ripristino dei segnali che annunciano le precedenze, gli stop o soprattutto gli attraversamenti pedonali.
Ed ecco che è possibile tirar giù un elenco, difficile da accettare ma che pur esiste, che rende indietro il grado di pericolosità di alcune arterie romane.

LE STRADE
Venti in tutto sono le strade della città dove tutte le cause degli scontri, finora esposte, si sommano tra di loro. Oltre alle strade di quartiere, piccoli tratti soprattutto in periferia dalla Tiburtina a Tor Bella Monaca dove comunque i sinistri (in primis gli investimenti pedonali causati dall'assenza delle strisce) sono quasi all'ordine del giorno, si contano incidenti drammatici, per esito delle persone coinvolte e per numero di episodi, sulla via del Mare, sulla Salaria, e poi ancora sull'Anagnina, sulla Cassia. Tra le 1.238 strade più pericolose, monitorate dal servizio statistica dell'Aci in tutta Italia due anni fa, nove che attraversano la Capitale rientrano tra i primi cento posti.
 
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