Roma, rogo Centocelle: si impicca la moglie di Serif Seferovic, condannato per la morte di tre bimbe rom

Aveva 28 anni, il marito accusato di omicidio plurimo sta scontando una pena a 30 anni

Roma, rogo Centocelle: si impicca la moglie di Serif Seferovic, condannato per la morte di tre bimbe rom
di Adelaide Pierucci
2 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Novembre 2021, 21:20 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 08:43

Lascia quattro bambini e il marito in carcere. È stata trovata impiccata in un campo di Torino, oggi, Giuliana Sulejmanovic, 28 anni, la moglie di Serif Seferovic, il ventenne bosniaco accusato di aver partecipato al rogo di Centocelle costato la vita a Francesca, Angelica e Elisabeth Halilovic, 4, 8 e 20 anni, le sorelle rom arse vive una notte di maggio 2017. Sul caso è stato aperto un fascicolo, intanto, si sono attivati i servizi sociali per dare sostegno alla famiglia. Giuliana Sulejmanovic si era trasferita da un campo rom di Roma a Torino dopo il rogo di Centocelle, per raggiungere una parte della famiglia e evitare tensioni con gli Halilovic. Sentita durante il processo a carico del marito lo aveva difeso: «Quella sera era con me. Solo il giorno dopo ha saputo quello che era successo».

Seferovic, accusato di omicidio plurimo, sta scontando una pena a 30 anni per la partecipazione al raid assassino, anche se non ha lanciato la molotov artigianale contro il camper dove le tre sorelle dormivano coi genitori e altri otto fratelli. Sarebbe stato invece il fratello Johnson, allora sedicenne, mentre il fratello maggiore, Renato, guidava il furgone usato per il blitz. Johnson, che ha confessato il lancio dell'ordigno, e Renato, mente dell'attentato, però subito dopo la missione mortale erano scappati in Bosnia, temendo ritorsioni da parte della famiglia Halilovic stremata dai lutti.

E, nonostante i solleciti per l'estradizione, il Paese di origine ha sempre respinto le richieste italiane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA