Roma, la scuola è inagibile: altri duecento studenti senza aule a Monteverde

Roma, la scuola è inagibile: altri duecento studenti senza aule a Monteverde
di Lorena Loiacono
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Venerdì 4 Settembre 2020, 00:42

Le crepe sul muro e le infiltrazioni di acqua in palestra, un via vai di tecnici a monitorare la situazione e poi scatta l’allarme: la scuola media De André dell’Istituto comprensivo di via Fabiola, a Monteverde, è a rischio chiusura. E allora meglio iniziare a cercare una sistemazione per le 9 classi interne, si rischia di non fare in tempo per il primo giorno di scuola. Se gli uffici tecnici del municipio 12 dovessero certificare l’inagibilità, i ragazzi andrebbero trasferiti in un’altra sede. Una notizia che, a 10 giorni dall’avvio delle lezioni, getta nel panico la scuola e le famiglie. Il problema ora è più che mai complicato: non sarà semplice trovare una sistemazione perché in queste settimane sono molti gli istituti a caccia di spazi. 

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L’EMERGENZA
L’emergenza Covid ha imposto il distanziamento anche in classe e per le scuole di Roma non è stato semplice trovare nuovi ambienti da utilizzare, alcune ne sono ancora sprovviste. Molte saranno costrette a far tenere la mascherina sul volto ai bambini, perché il metro di distanza, seduti al banco, non può essere rispettato. Per la De André, quindi potrebbe iniziare ora una ricerca complessa. La storia della scuola di via Fabiola parte da lontano: la palestra, in cui sono state riscontrate infiltrazioni, in realtà non viene utilizzata dagli studenti già da oltre un anno, da maggio di un anno fa. L’inagibilità venne certificata poi a dicembre scorso tanto che, a quel punto, non entrarono più neanche i ragazzi dei corsi di basket e di pallavolo dell’Associazione sportiva Roma 16, che gestisce quell’impianto dal 1991: «La scuola è monitorata da circa 10 anni, quando vennero fatti interventi alla struttura – spiega il presidente dell’Associazione, Fabio Michelozzi, che conosce bene quei locali – sulle infiltrazioni della palestra siamo intervenuti noi, come Associazione, più volte ma era necessario un intervento di copertura del solaio. Così le cose sono peggiorate e da dicembre scorso, nonostante abbia vinto un bando triennale, mi ritrovo senza l’impianto sportivo per i corsi dei bambini. Il problema sta nella sede della scuola, costruita su un corso di acqua: si tratta di una zona molto umida, sotto questo punto di vista. Ma è un vero peccato che nessuno sia intervenuto prima: l’ impianto è spazioso e ben allestito, ha due spogliatoi e non è giusto che il territorio debba farne a meno». 

SOPRALLUOGHI
Da giorni i tecnici del municipio stanno verificando le condizioni della struttura, monitorando anche i muri e le crepe alle pareti: i problemi non riguarderebbero infatti solo l’impianto sportivo ma l’intero edificio. «Domani (oggi ndr) – spiega Giovanni Picone, capogruppo della Lega in municipio 12 – ci sarà un’altra riunione e si deciderà sul da farsi. Il caso della De André accentua il caos della scuola, che sta coinvolgendo in negativo il municipio 12. Il Campidoglio invece di programmare gli interventi e gestire le criticità dell’edilizia scolastica, affronta le situazioni solo in emergenza. Purtroppo a pagarne le conseguenze sono sempre le famiglie e i bambini che con molta probabilità dovranno essere spostati, parliamo di oltre 200 alunni». Nel quartiere i problemi di sistemazione delle classi di scuola, nel municipio, non mancano: da un anno e mezzo infatti è chiusa anche la Girolami, Istituto comprensivo Margherita Hack. Prima è stata chiusa solo una parte poi, da poche settimane ad iscrizioni già effettuate, è stata chiusa tutta. Ora i bambini devono traslocare in massa e con le criticità della De André i problemi si complicano. 

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