Roma chiude per sciopero: boom di malati all'Atac

Roma chiude per sciopero: boom di malati all'Atac
di Stefania Piras
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Sabato 26 Ottobre 2019, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 10:50

I certificati di malattia sono comparsi, copiosi, già giovedì sera con il risultato che contemporaneamente alle assenze per sciopero c'è stato anche un boom di autisti malati all'Atac. I trasporti ieri hanno sofferto tantissimo soprattutto la mattina, fino alle 8 e 30 e la sera dopo le venti. A fine serata la stazione metro di piazza Vittorio ha addirittura chiuso «causa sciopero». Stop anche alla tratta della B1 Bologna-Ionio. Bus introvabili e centinaia le corse soppresse.

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 La Roma-Lido in mattinata è stata chiusa: c'è chi ha dovuto aspettare ore prima di poter salire sul primo treno. Il disagio maggiore per i passeggeri è stato cambiare mezzo tra un capolinea e l'altro. Molta l'attesa anche a Rebibbia o ad Anagnina. Nel settore educativo, moltissimi asili e scuole sono rimasti chiusi al pubblico. Chi ha aperto i battenti non ha però garantito un servizio al 100%. E quindi c'è stata una lunga serie di chiusure anticipate (chi alle dieci e mezza, a due ore dall'apertura, chi alle 13). Per quanto riguarda i pasti, si segnalano moltissimi bambini rimasti senza pranzo e merenda. Oppure c'è chi ha consumato un unico piatto freddo al posto del pasto.
 


Cosa è successo? In molte scuole c'era solo la cuoca che ha fatto da vigilante e non è riuscita a preparare tutti i pasti. Grandi disagi per gli utenti che non sono riusciti a raggiungere gli uffici dell'Anagrafe in via Petroselli. E quindi, i corridoi erano vuoti, senza code. Anche i turisti si sono accorti che la città era più in difficoltà del solito: monumenti come i Mercati di Traiano, la mattina, e la Villa di Massenzio sono rimasti inaccessibili.

Lo sciopero avrà una coda lunga per il già disastrato servizio di raccolta rifiuti. Ama, per oggi e domani, non ha organizzato turni extra o servizi straordinari per recuperare le mancanze di ieri. Come se tra lo sciopero e il servizio di tutti i giorni non ci fosse molta differenza. D'altronde sui siti dedicati alla mobilità, anche ieri si leggeva l'avvertimento stralunato: «Durante lo sciopero, nelle stazioni metroferroviarie che resteranno eventualmente aperte, non sono garantiti i servizi di biglietteria allo sportello, montascale, ascensori e scale mobili».

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