Roma, scale mobili e treni, allerta dell'Authority «Non sono sicuri»

L’Agenzia nazionale per la sicurezza sui trasporti boccia 13 impianti e alcuni mezzi: manutenzioni carenti

Roma, scale mobili e treni, allerta dell'Authority «Non sono sicuri»
di Francesco Pacifico
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Sabato 26 Febbraio 2022, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 18:10

Bisognerà ancora attendere per la riapertura di alcune scale mobili delle fermate di San Paolo e di Termini. Mentre vengono fermati altri treni delle metro e della Roma-Lido per la mancanza di manutenzione. Continua lo scontro tra Ansfisa e Atac, con l'agenzia per la sicurezza dei trasporti che fa nuovi rilievi sullo stato dei convogli, degli autobus e delle strutture (scale mobili in primis) delle stazioni. Uno scontro molto duro, che chiama in causa anche il Comune di Roma (azionista della municipalizzata).

E che, soltanto sul fronte degli impianti di risalita, lo scorso gennaio ha visto un duro scambio a mezzo stampa, con l'azienda e il Campidoglio che hanno lamentato ritardi nei collaudi e l'organismo che ha replicato che su 101 scale mobili sotto ispezione, 18 erano state oggetto dei lavori necessari.


Un mese dopo la situazione registra ancora forti criticità. Oltre a quelle di San Paolo e di Termini, sono altre 11 le scale mobili che destano molta preoccupazione in Ansfisa. Che ha deciso di non far riaprire anche gli impianti nelle stazioni di Flaminio e di Barberini o gli ascensori a Ponte Lungo, a Furio Camillo e a Casal Bernocchi (sulla ferrovia Roma-Lido). Tornando ai casi di San Paolo e Termini, l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali ha rilevato «diverse difformità a causa delle quali non è stato possibile procedere con il collaudo degli impianti o con la revisione dei mezzi».

Nonostante quanto richiesto ad Atac, queste scale mobili dovranno «ancora ottemperare alcune prescrizioni tecniche prima di riprendere il servizio».


REVISIONI INTERMEDIE
Guardando invece alla circolazione dei treni, Ansfisa ha negato il nulla osta per tornare in servizio a tre convogli della metro. In tutti i casi non era stata eseguita la manutenzione necessaria per il superamento della revisione intermedia, prevista ogni 5 anni di attività. Di conseguenza, su queste linee che scontano ritardi anche di decenni sulle revisioni straordinarie, i convogli potranno tornare in circolazione soltanto dopo aver ottemperato alle prescrizioni di Ansfisa.
Sul fronte della Roma Lido, Atac si è vista comminare anche una sanzione dall'authority. La Freccia del Mare ha girato per mesi con tre treni, con il risultato che il servizio parte da Rebibbia e che la distanza tra una corsa e all'altra è di mezz'ora. Nelle scorse settimane è arrivata ad Ansfisa una segnalazione anonima che uno dei mezzi, per la verità utilizzato come muletto, aveva superato i limiti di percorrenza. L'agenzia ha poi accertato il superamento della percorrenza limite del Caf Ma300, sul quale non sarebbero stati eseguiti la revisione intermedia e i controlli compensativi. Nonostante questo Atac teneva lo stesso il mezzo in servizio, «non rispettando quanto disposto in precedenza dall'Agenzia». Da qui la multa.
Brutte notizie anche sul trasporto di superficie. È stato interdetto dal servizio anche un filobus della linea 90. Sul mezzo è stato rilevato un rigonfiamento del pianale interno, che può «pregiudicare la sicurezza dei passeggeri». Per tornare in strada deve passare in officina e cambiare il pezzo.
 

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