La Sapienza firma un accordo con l'Università di Leopoli: «Collaborazione scientifica segno di pace»

Roma, La Sapienza firma l'accordo con l'Università di Leopoli: «Collaborazione scientifica segno di pace»
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Mercoledì 16 Marzo 2022, 20:51 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 13:13

Roma e Leopoli più vicine grazie alla collaborazione accademica. È stata sottoscritta il 16 marzo una collaborazione tra l'Università collaborazione scientifica ed accademica tra la Università - Politecnico di Lviv (Leopoli) in Ucraina e La Sapienza di Roma. 

La firma dell'accordo doveva avvenire a Leopoli, ma a causa della guerra l'incontro si è tenuto online alle ore 13 con la firma dei due Magnifici Rettori, la Rettrice professoressa Antonella Polimeni per Sapienza e il Rettore professor Yuriy Bobalo per l’Università di Leopoli. 

L’accordo prevede la collaborazione dei due istituti nel campo della ricerca scientifica e dello scambio di docenti e studenti. La collaborazione scientifica e didattica tra i due atenei si svilupperà innanzi tutto in campo giuridico, con particolare attenzione al Diritto Internazionale e Diritto dell’Unione Europea, nonché l’incremento della slavistica a Roma e della romanistica a Lviv (Leopoli).

Ma la collaborazione medesima potrà interessare anche altre discipline insegnate nei due Atenei.

«La Comunità universitaria di Sapienza intende inviare un messaggio preciso, per una così illustre istituzione accademica: un messaggio di solidarietà, amicizia e collaborazione», spiega la rettrice Polimeni. «La scienza, la cultura e l’insegnamento universitario rappresentano fattori decisivi per sconfiggere ogni forma di egoismo nazionale, di prevaricazione e di intolleranza. L’Accademia, quindi, nelle forme e negli ambiti di propria competenza, si mette con determinazione e generosità al servizio della pace. E il nostro ateneo, in tal senso, intende fare sino in fondo la sua parte».

Il Consiglio di amministrazione della Sapienza nella seduta del 15 marzo ha approvato anche l’esonero dal pagamento della terza rata dei contributi universitari per l’anno accademico 2021-2022, a favore delle studentesse e degli studenti ucraini che si trovino in condizioni di difficoltà economica.

«Sapienza ha già intrapreso diverse azioni mirate a sostenere le comunità universitarie coinvolte nella guerra - aggiunge Polimeni - il nostro Consiglio di Amministrazione ha appena approvato un bando per visiting professor dedicato a studiosi in difficoltà a causa della guerra in Ucraina per la permanenza in Sapienza fino a 6 mesi, che sarà operativo in tempi record».

Un percorso iniziato in tempo di pace 

Un percorso di dialogo iniziato nel 2021, quando in tempi di pace si era tenuto un incontro tra le due Università tenuto presso la Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza, promosso e agevolato dalla fondamentale Fondazione di Studi Internazionali e Geopolitica presieduta dal Prof. Giancarlo Elia Valori, presenti il prorettore per l’internazionalizzazione della Sapienza, il Prof. Bruno Botta e il Preside della Facoltà, Professor Oliviero Diliberto e la delegazione Ukraina, guidata dalla vice-rettrice, docente di Economia, la Prof.ssa Nataliya Chukhray. 

L'Università di Leopoli è un centro d'eccellenza in Ucraina

L’Università - Politecnico della città di Lviv (Leopoli) fondata nel 1844, è tra le più antiche e illustri istituzioni accademiche dell’Ucraina nonché tra le più prestigiose dell’intera Europa centro-orientale: solo per limitarsi al campo scientifico, nell’Università Ucraina hanno operato, tra gli altri, Marie Sklodowska Curie e Stefan Banach. L’ateneo Ukraino vanta anche una importante e attiva sezione di italianistica, diretta dal Prof. Orest Vasylko. 

La scienza e la cultura al servizio della pace 

La firma di questa collaborazione assume un altissimo valore simbolico in questo terribile momento. La Sapienza di Roma lancia un messaggio preciso: un messaggio di solidarietà, amicizia, collaborazione. L’accademia, quindi, nelle forme e negli ambiti delle proprie competenze, si mette con determinazione e generosità al servizio della pace. La scienza, la cultura, l’insegnamento universitario rappresentano infatti fattori decisi per sconfiggere ogni forma di egoismo nazionale, di prevaricazione, di intolleranza. 

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