Roma, arriva il bonus per i rom: 10mila euro per trovarsi una casa e lasciare i campi

Il piano del Campidoglio: assistenza e progetti di inclusione per riiuscire a chiudere entro dicembre gli insediamenti di Cndoni, Salviati e Lombroso

Roma, arriva il bonus per i rom: 10mila euro per trovarsi una casa e lasciare i campi
di Fabio Rossi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 30 Maggio 2022, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 17:09

Sette mesi per chiudere tre campi nomadi - Candoni, Salviati e Lombroso - puntando a inserire stabilmente nella società gli attuali abitanti. Con un percorso che prevede anche aiuti economici, fino a diecimila euro, per il «sostegno alloggiativo», passando per la regolarizzazione dei documenti di soggiorno e di residenza, l'inserimento nel mondo del lavoro e la scolarizzazione dei bambini. Il Campidoglio punta a una soluzione «non traumatica» per superare il sistema degli insediamenti rom. Convincendo le persone rimaste lì - oltre duemila - ad andarsene spontaneamente, con un piano che si concluderà il prossimo 31 dicembre. Per mettere in pratica questa strategia l'amministrazione comunale ha varato un bando in tre lotti separati, appena scaduto, «per sostenere percorsi di inclusione sociale della popolazione presente nel villaggio attrezzato» e così «di consentirne il superamento».

Via Togliatti, il mercato della merce rubata. «Una bici elettrica? 250 euro». In vendita anche motorini, tv e affettatrici


IL PROGRAMMA
L'appalto prevede, come piano per la chiusura del campo, la regolarizzazione dei documenti di chi vi abita.

Poi «orientamento, consulenza e informazione per l'accesso al mercato del lavoro», anche mediante «l'attivazione di tirocini e corsi di formazione», e «attivazione di laboratori educativi e di apprendimento e sviluppo di abilità professionali dedicati agli adolescenti e ai giovani adulti». Per l'inclusione lavorativa sono previsti contributi, fino a un massimo di cinquemila euro per ogni nucleo familiare, destinati all'avvio «di piccole realtà imprenditoriali» e a sostenere «spese per acquisizione di licenze, patenti ed espletamento pratiche». Quindi c'è il sostegno all'autonomia abitativa, anche attraverso un contributo da diecimila euro, per ottenere il quale è necessaria «la sottoscrizione e la registrazione del contratto di locazione per alloggi singoli o in coabitazione e sarà erogato direttamente ai proprietari degli immobili locati», per un importo massimo di 800 euro al mese.

 


LA STRATEGIA
L'obiettivo dell'amministrazione comunale è chiudere i conti con i sei i principali campi formali ancora abitati - Lombroso, Candoni, Gordiani, parte di Castel Romano, Salone, Salviati - e altrettanti informali, per un totale di circa seimila nomadi presenti in città. Un traguardo atteso da anni dai cittadini - per migliorare la sicurezza dei quartieri e la qualità della vita dei nomadi stessi - e richiesto anche dall'Unione Europea, che spinge per il superamento definitivo del sistema dei campi, con tutti i problemi che ha creato negli ultimi decenni. Nel frattempo, il Campidoglio sta comunque procedendo con lo sgombero delle residue 128 famiglie dal campo di Castel Romano (per un totale di 570 persone) utilizzando il vecchio piano rom della giunta Raggi. I fondi stanziati per quest'operazione ammontano a circa 357 mila euro: le famiglie dovranno allontanarsi dal campo entro prossimo novembre. «Abbiamo pubblicato anche un avviso pubblico di co-programmazione per superare il sistema dei campi - spiega Barbara Funari, assessora capitolina alle politiche sociali - Abbiamo l'obiettivo ambizioso di mettere in campo progetti concreti di inclusione e accompagnamento all'uscita dai campi, con attenzione particolare ai bambini, ma lo possiamo fare solo insieme: amministrazione, terzo settore, associazioni di volontariato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA