Roma, lite per l'affitto finisce in rissa: sangue e paura al Casilino

Roma, lite per l'affitto finisce in rissa: sangue e paura al Casilino
di Marco De Risi
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Martedì 25 Febbraio 2020, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 10:30

Un assalto a colpi di spranghe e pezzi di pietra. Lui è un italiano di 39 anni che è stato picchiato da una coppia di nigeriani a causa del cambio di serratura dell'abitazione al Casilino dove vivevano. La vittima è il proprietario ed è ricorso allo stratagemma perché i due erano morosi.

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L'aggressione è avvenuta domenica mattina in via Carpineto Sinello poco distante dallo stabile dove vi è la residenza dei due stranieri. Lui è venuto da Perugia per sistemare una questione che lo assillava da tempo: non percepiva più l'affitto: marito e moglie si erano rifiutati anche di parlargli al telefono. Ecco che l'uomo ha eseguito, con un ferramenta, il cambio di serratura. I due nigeriani sono andati incontro al trentanovenne protestando. I tre si sono spiegati, almeno così sembrava e si sono lasciati in modo pacifico. In realtà, i due stranieri già tramavano vendetta. Il tempo di prendere un bastone di ferro ed alcune pietre ed hanno aggredito in strada il proprietario di casa. Una pioggia di colpi ed anche calci. La vittima è crollata sul cemento sotto le percosse. La donna poi, è risultata essere in uno stato di gravidanza. Risolutivo a questo punto, l'intervento di alcune autoradio del commissariato Casilino, diretto da Michele Peloso.

SPRANGHE E SASSI
Gli agenti sono stati avvertiti da alcuni residenti che, dalle finestre, hanno visto la scena del pestaggio. Gli equipaggi sono arrivati a sirene spiegate e hanno raggiunto moglie e marito già in fuga. Li hanno presi e messi nelle volanti. C'è stata anche una terza persona che ha partecipato alla missione punitiva. È attualmente ricercata dalla polizia che comunque l'ha identificata. Il ferito è stato trasportato al policlinico di Tor Vergata dove è arrivato al pronto soccorso in codice rosso. Ha riportato più fratture delle costole ed ecchimosi ed escoriazioni sul corpo. È stato ricoverato con una prognosi di oltre 30 giorni. Proprio per la gravità delle sue condizioni moglie e marito devono rispondere di lesioni gravi.

Gli investigatori hanno sequestrato il bastone in ferro ed anche alcune pietre usate nell'aggressione. «Sembrava fosse tutto risolto non dico per il meglio ma almeno in modo pacifico - ha dichiarato il ferito alla polizia -. Invece quei due mi hanno preso alle spalle e mi hanno colpito senza fermarsi. Credevo di morire. Mi sono ricoperto di sangue. Per fortuna che qualche residente vi ha chiamato, altrimenti ora non sarei qui a raccontarlo».

I poliziotti hanno eseguito un'indagine per verificare se qualche telecamera della strada abbia ripreso il pestaggio. Pare che ci siano delle immagini che ritraggono la coppia, con il complice, picchiare il proprietario di casa.

Le immagini sono importanti perché possono testimoniare quello che realmente è accaduto dimostrando che si è trattato di una violenta aggressione per dei motivi futili, banali. Il nigeriano è stato arrestato e portato in carcere mentre la moglie è stata solo denunciata in quanto il magistrato ha considerato lo stato di gravidanza.

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