Roma, caos rifiuti, Raggi ammette: «Problemi igienici a scuola»

Roma, rifiuti davanti alle scuole Raggi: «Ok al tavolo per risolvere le criticità»
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 26 Settembre 2019, 09:57 - Ultimo aggiornamento: 11:16

La lettera è arrivata ieri mattina sulla scrivania del Garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Jacopo Marzetti. La firma è di Virginia Raggi. La sindaca di Roma ammette per la prima volta l'esistenza di «criticità igieniche» davanti alle scuole della città. E accetta l'idea di creare un organismo ad hoc per tutelare i bambini, costretti in tante zone della Capitale a fare slalom tra i mucchi di pattume prima di entrare in classe. Scene indecorose, figlie dell'ultima crisi dell'immondizia, che comincia ad avvicinarsi pericolosamente ai livelli di quella vissuta dai romani tra giugno e luglio.

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SOS
Già a gennaio si era mossa l'Associazione nazionale presidi, che aveva paventato possibili rischi sanitari per gli alunni di asili, elementari e medie. Il Garante ha lanciato l'allarme a luglio e poi, di nuovo, il 17 settembre, 24 ore dopo l'inizio del nuovo anno scolastico, scrivendo a Comune, Regione e Ama di «affrontare in maniera definitiva l'emergenza». Obiettivo chiaro: «Salvaguardare il diritto alla salute e alla scuola delle persone di minore età, nel rispetto delle funzioni e delle azioni di tutela proprie del Garante». Una postilla sibillina per far capire che, in assenza di miglioramenti, l'Autorità avrebbe chiesto la chiusura degli istituti. Da qui l'idea di mettere intorno a un tavolo tutti gli attori di questa complicata partita, chi si occupa della gestione della raccolta e chi dello smaltimento della spazzatura, per evitare che a rimetterci siano i più piccoli.

 


«QUESTIONE URGENTE»
Raggi sa che la questione è «urgente» e ha risposto all'Autorità dell'Infanzia, manifestando «la totale disponibilità - si legge nella missiva firmata il 24 settembre - a partecipare a un Tavolo dove si affrontino tematiche urgenti concernenti gli Istituti scolastici, le criticità igieniche e la ricerca di soluzioni al problema». La sindaca, a parole, sostiene di essere pienamente consapevole della delicatezza della situazione: «Il tema - c'è scritto ancora nella lettera - è così rilevante che Ama ha già attuato un piano straordinario rivolto ai siti sensibili, nell'intento di porre soluzione proprio a quanto segnalato dalla stampa e dai cittadini, nonché da Lei evidenziato». Ad affiancare gli operatori della municipalizzata, spediti (stando almeno agli annunci) nei paraggi di 400 scuole di ogni ordine e grado con tanto di ramazze e auto-compattatori, ci sono i detenuti, ricorda Raggi. Tutti formati per lavorare «ad un piano rivolto proprio alle scuole, avente a tema la sicurezza e la manutenzione del verde, con l'Ama impegnata a supporto della pulizia delle aree poste in prossimità degli istituti scolastici». Ma i risultati, a quanto pare, non si vedono. Lo sforzo non basta, a giudicare dalla situazione di strade e marciapiedi a due passi dai portoni degli istituti, dalla Balduina alla Casilina. Per questo l'Autorità rimane in allerta.

LA MUNICIPALIZZATA
Dopo il Campidoglio, servirebbe l'ok di Ama e Regione. Da nessuno dei due enti però è arrivata una risposta al Garante. Marzetti difatti protesta: «Sono sincero: apprezzo la volontà della sindaca di partecipare al Tavolo per le scuole, la lettera dimostra sensibilità verso i bambini. La stessa sensibilità che mi aspetto dai vertici dell'Ama e della Regione». Perché, conclude il garante dell'Infanzia, «quando si tratta dei nostri figli, sarebbe importante che le istituzioni collaborassero al di là degli individualismi e delle ragioni di parte». 

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