Roma, primi ritardi nella raccolta dei rifiuti per Cassia e Montesacro

Dopo lo stop alla discarica di Albano saltano i giri di ritiri nella periferia

Roma, primi ritardi nella raccolta dei rifiuti per Cassia e Montesacro
di Francesco Pacifico
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Venerdì 25 Marzo 2022, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 15:44

Non ci sono ancora tappeti di sacchetti lasciati sui marciapiedi come alla fine dello scorso anno, ma in molti quartieri della Capitale Ama inizia a fare non poca fatica a svuotare i cassonetti. Che restano pieni anche per più di 24 ore e costringono i cittadini a buttare dove capita la loro immondizia. In questi giorni, dopo la chiusura della discarica di Albano Laziale, il sistema dei rifiuti romano registra le prime difficoltà, i primi ritardi, nella raccolta dei materiali. E a soffrire sono già adesso i Municipi che storicamente scontano la maggiore densità abitativa, un numero più basso di utenti raggiunti dal porta a porta e uno più alto di secchioni, oltre alla distanza dagli impianti di trattamento, Tmb e trasferenze in testa: parliamo del III, del IV, del XIII e del XIV. Non mancano gli sforzi della municipalizzata e di Comune e Regione, che stanno cercando nuovi sbocchi in tutt’Italia. Ma senza una soluzione strutturale, cioè finché non sarà a disposizione una nuova discarica nel territorio di Roma o nella sua provincia, la Città eterna rischierà di tornare presto in emergenza.

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PIÙ CAMION
Ama sta provando a rafforzare i giri, aumentando i camion, nelle zone dove è maggiore la produzione di rifiuti.

Ma a mancare non sono i mezzi per il ritiro (la flotta è disponibile in questo periodo al 70%, un livello sorprendente per gli standard manutentori di via Calderon de La Barca), quanto la disponibilità delle macchine madre per trasferire la spazzatura raccolta da squaletti e Css ai Tir destinati agli impianti di trattamento come Tmb, termovalorizzatori e compostiere. Guardando ai report delle squadre degli addetti di Ama, si scopre che nel III Municipio i camion fanno fatica a concludere le operazioni di ritiro a Montesacro, al Tufello, nell’area di Vigne Nuove e della Bufalotta. Ma problemi simili si registrano pure al IV Municipio, nella vicina San Basilio. Questo a Est della Capitale, che gravita sul sito di trasferenza di Ponte Malnome. Perché a Nord pezzi dei Municipi XIII e XIV scontano invece l’assenza di bilici liberi dove svuotare i camion riempiti dopo i giri di raccolta. Criticità di questo tipo si sono avute sulla Cassia, a Casalotti, a Boccea ma anche nel più centrale rione di Baldo degli Ubaldi. 

In via Calderon de La Barca spiegano che al momento si deve parlare di ritardi nella raccolta, con i cassonetti pieni a macchia di leopardo in alcune vie dei Municipi che storicamente pagano di più le debolezze logistiche del ciclo dei rifiuti.

FUTURO
Ma senza nuove discariche si potrebbero registrare rallentamenti nel ritiro anche in altri quartieri delle zone orientale e settentrionale di Roma come Centocelle più a Sud o Ottavia e il Gianicolense, guardando più verso Nord. Senza contare che con la fine dello smart working e l’arrivo nelle prossime settimane dei turisti aumenterà a Roma anche la produzione dei rifiuti. Con il risultato che i cumuli di rifiuti potrebbero registrarsi anche nelle aree più centrali.
 

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