«Roma terzo mondo», incendi, rifiuti e cinghiali: da Santarelli a Gassmann, le denunce vip

Le strade stracolme di immondizia scatenano proteste mediatiche firmate da personaggi pubblici. E non solo.

«Roma terzo mondo», incendi, rifiuti e cinghiali: da Santarelli a Gassmann, le denunce vip
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Sabato 9 Luglio 2022, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 18:01

Incendi, rifiuti, cinghiali. Roma vive un'emergenza nell'emergenza. Una catena di disagi che si inseguono l'un l'altro: l'incendio a Malagrotta ha messo sottopressione il sistema di raccolta dei rifiuti della città, i rifiuti non raccolti stazionano ai lati dei cassonetti e diventano preda dei branchi di cinghiali che sempre più spesso vengono avvistati in centro. E non solo. Il caldo rovente ha messo sotto scacco la città con una catena inquietante di incendi: Caffarella, Pigneto, il Raccordo anulare tra Tiburtina e Sant’Alessandro, Pineta Sacchetti e Balduina, l’Idroscalo di Ostia, Ponte di Nona, l’Aurelia. Roma, in una simile crisi strutturale «rischia di diventare una giungla urbana», dice monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma. E non è l'unico romano illustre ad esprimere il suo disagio. 

Rifiuti lasciati in strada a Roma, multe e sigilli ai negozi che violano il divieto

L'emergenza rifiuti

Le strade stracolme di immondizia scatenano proteste mediatiche firmate da personaggi pubblici.

Il sindaco non è più Virginia Raggi, ma Roberto Gualtieri, eppure l’emergenza resta. Come ai tempi della prima cittadina pentastellata, i vip che vivono nella Capitale tornano in prima linea a denunciare la spazzatura per le strade: «Vacanze romane», scrive Elena Santarelli pubblicando una foto di cassonetti stracolmi a Roma nord. Myrta Merlino, volto de La7, ha augurato «#Roma #BuongiornoATutti» pubblicando foto sia di Centocelle che del Pantheon, invasi dalla spazzatura. L’attore Alessandro Gassmann ha scoperto un monopattino atterrato tra i rifiuti sparsi sulla strada: «Certo che però, porca zozza, Roma, Europa, Centro storico...». All’attore, poi, hanno risposto decine di romani postando le foto che testimoniano la situazione rifiuti nei loro quartieri: da Monte Mario a Testaccio. A Claudia Gerini si deve, nemmeno un mese fa, un video-tour su Instagram tra i pattumi intorno al Pantheon e a piazza della Minerva («la città è sporca non solo per le persone incivili ma perché nessuno la pulisce»). Massimo Giletti ha denunciato, con foto, la storia di un’auto abbandonata in viale Parioli da quattro anni, ridotta a un rottame nella assoluta indifferenza di due amministrazioni (Raggi e Gualtieri). La presidente del I Municipio-centro storico, Lorenza Bonaccorsi ha ricevuto sul telefono da operatori dell’Ama le foto di enormi sacchi di plastica nera pieni di rifiuti di cibo abbandonati per strada dai tanti ristoranti che ignorano le regole e contribuiscono al naufragio di Roma.

Città da terzo mondo

Flavio Briatore ha parlato di «città da terzo mondo» dopo aver chiuso per un giorno il suo contestato «Crazy Pizza» in via Veneto per un guasto all’utenza idrica condominiale («abbiamo avvisato l’Acea alle 14 ma fino a sera non si è fatto vivo nessuno»). 

 

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