Discarica, Costa frena su Monte Carnevale. Raggi: «Decida la Regione»

Discarica, Costa frena su Monte Carnevale. Raggi: «Decida la Regione»
di Francesco Pacifico
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Sabato 11 Gennaio 2020, 10:38

Da facilitatore silente - e senza competenze dirette - il ministro Sergio Costa sta creando non pochi problemi a Virginia Raggi e a Nicola Zingaretti sull’apertura della discarica a Monte Carnevale. Dal Campidoglio fanno intendere che, se fosse per lei, la sindaca manderebbe già entro lunedì la richiesta alla Regione per avviare il processo autorizzativo. Invece è ancora costretta a traccheggiare. Infatti ieri ha finito per rispedisce la palla in Regione.
 



Il Campidoglio ha inviato alla struttura tecnica - quella formata da Regione, Comune e Città Metropolitana - i pareri negativi dei suoi uffici relativi alla scelta del sito collocato tra l’XI e il XII municipio. Al tavolo, dove la Pisana ha un peso politico molto forte, il compito di capire se possano bloccare o meno l’iter autorizzativo. In questo caso, Palazzo Senatorio si dice pronto a indicare un nuova destinazione e tra i Cinquestelle rincorre l’ipotesi che si possa scegliere una cava a via Canestrini, nel IX Municipio, anch’esso a guida grillina e non lontano dall’impianto di Falcognana (già bocciato), dove si raccolgono inerti. Questa mossa - non gradita dalla Regione, che vuole dare una risposta al quesito del Comune entro martedì - dimostra quanto la prima cittadina sia isolata.

Questa mattina si terrà la manifestazione organizzata dai residenti di Valle Galeria e la sindaca rischia di vedere eroso il non certo alto consenso in città, anche perché al sit in potrebbero esserci suoi consiglieri comunali. La sindaca, poi, non ha una maggioranza coesa in Aula Giulio Cesare sul tema; i suoi dirigenti si mostrano “molto tecnici” e poco inclini ai desiderata della politica; i M5S nazionali hanno stigmatizzato il suo atteggiamento In quest’ottica c’è poi da fare i conti con l’attivismo del ministero dell’Ambiente. Nei giorni scorsi Costa, dopo aver incontrato il presidente della commissione Ecomafie Stefano Vignaroli, ha ricordato la necessità di tenere in considerazione le esigenze delle popolazioni del territorio.

Poi è passato dalle parole ai fatti: oltre a fare pressioni sulla Regione Abruzzo per prendere più rifiuti da Roma e sull’Emilia Romagna per aprire i suoi impianti, dal suo staff hanno scritto in Regione per chiedere conto - ufficialmente per rispondere a delle interrogazioni parlamentari tra le quali quelle dell’azzurro Renato Brunetta - sul perché la Pisana voglia chiudere la discarica di Colleferro, dove la Capitale invia 1.100 tonnellate di materiale al giorno, visto che è autorizzato fino al 2020. Dall’inner circle zingarettiano gli è stato risposto, in maniera piccata, che non si può andare avanti perché a fine dicembre è scaduto il contratto di concessione ventennale per i terreni di Colle Fagiolara.

Una proroga di questa discarica non dispiacerebbe alla Raggi, ma dal ministero - dove dicono di non avere peso sulla scelta del sito e di guardare soltanto a evitare un’emergenza - hanno mandato un messaggio chiaro al Campidoglio: lo staff di Costa avrebbe fatto notare che andare avanti con Monte Carnevale è, dopo i pareri negativi dei tecnici, rischioso in caso di ricorsi.
Intanto il consigliere regionale M5S Marco Cacciatore avverte che «visto il caos, ci avviciniamo al commissariamento del governo».

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