«Ad oggi riscontriamo difficoltà ordinarie nella raccolta rifiuti - spiega il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola -, difficoltà che però non sono ancora direttamente attribuibili all'effetto Bagnacanì (la revoca del vertice da parte del Campidoglio, ndr).
Siamo preoccupati per l'immediato futuro in cui c'è il rischio concreto di un rallentamento del servizio per un mix di cause: l'aumento della produzione di rifiuti che si registra sempre con la fine dell'inverno, l'inizio delle assemblee sindacali la prossima settimana e l'incertezza tra i lavoratori per un'azienda che ancora oggi, nonostante le molteplici garanzie, non ha ancora ufficializzato il pagamento degli stipendi. La mancanza di un vertice aziendale sta già ora creando problemi sulla gestione di appalti come quello delle utenze non domestiche che è nel caos. Se non ci saranno soluzioni con l'assemblea dei soci del 28 febbraio ci mobiliteremo in maniera ancora più forte».
Da parte sua, il Campidoglio è alla prese con la scelta del nuovo vertice aziendale e del nuovo assessore all'Ambiente dopo le dimissioni di Pinuccia Montanari, che hanno aperto ufficialmente la crisi.
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