Roma, raid della baby gang: bengalese pestato. L’ombra dell’agguato a sfondo razzista

A Torpignattara martedì sera un branco di 10 minorenni ha aggredito un 42enne e lo ha preso a calci e pugni. L’uomo è stato avvicinato con la scusa della richiesta di una sigaretta. L’ombra dell’agguato a sfondo razzista

Roma, raid della baby gang: bengalese pestato. L’ombra dell’agguato a sfondo razzista
di Marco De Risi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 29 Giugno 2022, 23:09 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 08:36

Preso a calci e pugni senza una spiegazione. Un’aggressione che potrebbe avere anche una matrice razzista. Lui è un cittadino bengalese di 42 anni, che martedì sera, è stato accerchiato e picchiato da una decina di minorenni fra i 15 ed i 16 anni d’età. La spedizione punitiva si è registrata a Parco Giordano San Galli, poco distante da via di Torpignattara. La vittima, che gestisce un piccolo negozio nella zona, stava rincasando verso le 22 quando ha incontrato due ragazzi che gli hanno chiesto una sigaretta. È stata una scusa per farlo rallentare in modo che potesse essere accerchiato dal branco. Il bengalese non ha trovato nessuna via di fuga ed è rimasto vittima di un pestaggio. Calci e pugni sul viso e sul corpo per qualche minuto poi, il branco è fuggito. La vittima ha chiesto l’aiuto di un passante che ha chiamato il 112. Pochi minuti e al parco sono accorse diverse volanti del commissariato Torpignattara che hanno dato le prime cure al bengalese. Sul posto è accorso anche il personale di un’ambulanza che ha curato la vittima sul posto. L’uomo presenta alcune contusioni ed ecchimosi ma il bengalese ha rifiutato il ricovero. 

Le indagini

Un pestaggio inquietante quello dell’altra sera al parco su via di Torpignattara. Innanzitutto gli aggressori si sono mostrati violenti e cinici sebbene si tratti di minorenni. Poi, non hanno agito per rapina (non hanno portato via nulla alla vittima) e, quindi, il gesto è forse ancora più grave. Gli inquirenti non escludono che si possa trattare di un attacco razzista nei confronti del cittadino bengalese. L’uomo, calpestato dai minori, non si ricorda cosa gli abbiano gridato. Altrimenti sarebbe stata una cosa importante per l’inchiesta. Gli agenti hanno anche visionato la presenza di telecamere che potrebbero essere importanti se avessero ripreso il gruppetto di violenti. Le indagini si occupano anche di alcune comitive di giovani che frequentano il parco. Proprio fra queste ci potrebbe essere il branco che ha aggredito lo straniero. 
Intanto sale il numero di aggressioni a bengalesi in quella parte di città.

Saranno almeno una decina dall’inizio dell’anno. Al Tuscolano, qualche tempo fa, una ventina di ragazzini fece irruzione in un minimarket di un bengalese che venne picchiato. Poi, fu danneggiato il negozio. 

Pericolo eversione

Le indagini passate sulla destra eversiva, monitorarono anche i pestaggi a bengalesi da parte di minorenni. Interpretati quasi come prova di forza per salire i gradini gerarchici dell’ambiente di destra. Ragazzi, quindi, impegnati a picchiare gli stranieri per guadagnare posizioni nella galassia eversiva. Poi, ragionano gli investigatori, non può essere un caso che ci si trovi davanti a tante aggressioni senza che ci sia il movente della rapina o di altri diversi moventi. I ragazzini pare che non abbiano mai agito rinfacciando motivi personali ma sempre colpendo senza una ragione apparente i bengalesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA