Roma, rave no Vax e no Green pass ai Castelli: la prefettura lo vieta

Il passaparola: «Portate stagnola per schermare i telefoni». I partecipanti vogliono poi spostarsi, per "marciare" su Roma il 14 febbraio

Roma, rave no Vax e no Green pass organizza rave ai Pratoni del Vivaro per il 10 febbraio: la prefettura lo vieta
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 00:08 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 08:33

L’ultima “chiamata” è arrivata soltanto ieri via social, nonostante i divieti già annunciati dalla Prefettura. Sul canale Telegram di Nicola Franzoni, attivista no vax già allontanato dalla Capitale per aver offeso le istituzioni urinando di fronte a palazzo Chigi qualche tempo fa, è comparso il video in cui si annuncia la formazione «del primo esercito civile italiano». 

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Da settimane si parla dei Pratoni del Vivaro perché è qui che il popolo dei no vax, dei no Green pass (e di chissà chi altro) provenienti da tutta Europa intende radunarsi a partire dal 10 febbraio per tre giorni consecutivi, arrivando poi a “marciare” su Roma lunedì 14 febbraio. Il messaggio diffuso nel video è anche troppo eloquente: «Per tutti coloro che si recheranno a Rocca di Papa - dice Franzoni - quella mattina, 10 febbraio, formeremo la “militia” cioè l’esercito civile: chi viene, giura fedeltà alla liberazione quindi all’esercito civile del fronte.

Noi quel giorno dobbiamo creare una “militia” capace di liberare questo Paese».

 
La decisione - E di fronte ad una provocazione che, imperterrita continua a diffondersi ormai da giorni, la Prefettura ieri ha deciso la linea del massimo rigore nell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza. Il raduno è formalmente vietato e ciò significa che l’area dei Pratoni del Vivaro non potrà essere in alcun modo occupata anche temporaneamente. Seduti al tavolo nell’ultimo Comitato tenutosi a palazzo Valentini oltre ai vertici di Prefettura e Questura, c’era anche il sindaco di Rocca di Papa nonché l’Ente parco ed è stato deciso lo stop in ragione di molteplici aspetti che annoverano non solo l’ordine pubblico ma anche le ragioni sanitarie, di tutela ambientale e di viabilità. 


Il provvedimento - Nelle prossime ore la decisione sarà formalizzata tramite un provvedimento che potrebbe giuridicamente essere blindato o dall’articolo 2 o dall’articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. In sostanza, nessun rave, nessun raduno, nessuna manifestazione sarà consentita nell’area dei Pratoni del Vivaro né nelle zone limitrofe. Sempre su Telegram si leggevano ieri svariati messaggi di utenti che continuavano a sostenere l’evento. «Ai Pratoni del Vivaro - scriveva un tale usando il nickname “MacGyver1927” - portate buste da frigo con la stagnola o solo stagnola per offuscare i telefoni e se dovete dare indicazioni ai gruppi, piuttosto con carta scritta e non a voce». Ancora un altro utente chiamato “Findus” suggeriva: «Per comunicare usate le chat private di Telegram con l’autodistruzione dei messaggi attiva». Chiaramente il dispositivo operativo di controllo, verifica e tutela del territorio è già in fase di costruzione. La Questura provvederà a chiudere un piano di sicurezza, in un prossimo tavolo tecnico, per scongiurare l’affluenza nell’area dei Pratoni ma anche nei Comuni limitrofi. Saranno disposti dunque presidi capillari e costanti in tutta l’area dei Castelli sia in quella dove è stato preannunciato il raduno sia nelle zone limitrofe oltre alle verifiche che scatteranno sulle strade, ai caselli, nelle stazioni ferroviarie. Intanto ieri il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato l’ordinanza per sedare la movida nel I e II Municipio durante il weekend. Il provvedimento prevede la chiusura dei minimarket dalle 22 alle 5 del mattino ed entrerà in vigore già oggi. «Abbiamo raccolto, in pieno accordo con la Prefettura, la sollecitazione del I e del II Municipio – spiega Gualtieri – per tentare di porre un primo argine agli eccessi connessi alla movida serale di alcune piazze e aree della città, favoriti dalla vendita e dal consumo di bevande alcoliche e superalcoliche da asporto». 

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