Roma, rapinata e violentata in casa: arrestate tre persone. Potrebbe essere una "punizione"

Roma, rapinata e violentata in casa: arrestate tre persone
di Moira Di Mario
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Martedì 28 Settembre 2021, 22:46 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 06:42

Rapinata e violentata in casa da una banda di tre uomini arrivati dai Castelli Romani. I malviventi, tutti con alle spalle un elenco di guai con la giustizia, sono stati individuati e arrestati lunedì pomeriggio dai carabinieri della stazione di Acilia. Nel cuore della notte i tre italiani, due trentenni e un 46enne, sono riusciti a entrare nell’appartamento nell’hinterland del X Municipio in cui la donna, 48 anni, vive con un coinquilino, in quel momento fuori casa. Pistola in pugno, l’hanno sorpresa nel sonno e immobilizzata, poi con l’arma puntata contro, le hanno preso il denaro contante trovato nell’abitazione. Prima di andare via l’hanno picchiata selvaggiamente e l’hanno costretta a subire un rapporto sessuale con ciascun bandito.

Lo choc - La donna, sotto choc, non è riuscita a chiedere aiuto. Paralizzata dal dolore psicologico e fisico per gli innumerevoli traumi e le numerose ferite, è rimasta seduta a terra, imbambolata a guadare un punto fisso davanti a sé. È così che l’ha trovata alcune ore dopo il coinquilino, rientrato all’alba. Il viso tumefatto, le braccia e le gambe piene di graffi e lividi e il viso rigato dalle lacrime. L’uomo si è avvicinato chiedendole cosa le fosse successo. Gli sono bastate pochissime parole, pronunciate a fatica dalla donna, per capire l’incubo che aveva vissuto. L’ha aiutata ad alzarsi, a indossare un vestito e l’ha accompagnata in macchina al pronto soccorso dell’ospedale Grassi a Ostia dove i medici l’hanno medicata e successivamente dimessa con una prognosi di 20 giorni. Le ferite fisiche stanno lentamente guarendo, al contrario dei traumi psicologici con i quali la 48enne deve fare i conti quotidianamente. Il terrore di rimanere sola in casa, la paura di sentire aprire una finestra e una porta, i fantasmi che l’accompagnano quando esce per fare la spesa o andare dal medico. La rapina e la violenza subìte appena sette giorni fa sono davvero troppo recenti per tentare solo di alleviare i ricordi di un’azione incredibilmente efferata.

A dare un po’ di sicurezza alla donna ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Acilia che nel giro di una settimana sono riusciti a individuare e arrestare i responsabili. Avviate immediatamente le indagini, i militari hanno ascoltato la donna che, nonostante gli incubi, è riuscita a ricostruire il terribile episodio. Gli investigatori hanno passato al setaccio l’abitazione della vittima dove la banda aveva lasciato una serie di tracce e indizi. Una telecamera ha aiutato inquadrando l’auto dei fuggitivi, sebbene avessero parzialmente coperto la targa col nastro adesivo.

Le tracce - Repertati, catalogati e messi a confronto con la banca dati delle forze dell’ordine, gli elementi raccolti dai carabinieri sono stati ritenuti sufficienti al Tribunale di Roma per disporre un provvedimento di fermo nei confronti dei tre malviventi con l’ipotesi di rapina a mano armata, violenza sessuale di gruppo, lesioni personali e porto abusivo di armi. I carabinieri sono andati a prelevarli direttamente nelle loro case ai Castelli dove hanno trovato e sequestrato anche alcuni capi di abbigliamento, verosimilmente indossati durante l’operazione da Arancia meccanica e l’auto utilizzata per raggiungere Acilia. I tre uomini dovranno chiarire se dietro la rapina e la violenza si nasconda una vendetta personale di uno di loro, oppure se siano stati reclutati da qualcuno che aveva un conto aperto con la donna. Due dei malviventi sono stati trasferiti a Regina Coeli, mentre l’altro si trova nella casa circondariale di Avellino.

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