Roma, medico asl rapinato al Casilino: sequestrato in un parcheggio da due uomini mascherati

Roma, medico asl rapinato al Casilino: sequestrato in un parcheggio da due uomini mascherati
di Marco De Risi
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Giovedì 12 Novembre 2020, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 10:27

Un agguato misterioso ed inquietante. Una rapina choc. E' accaduto martedì sera, al Casilino: un medico della mutua è stato vittima di un raid da parte di due persone mascherate ed armate. Il medico è stato sequestrato in un piazzale di un parcheggio e poi è stato rapinato di un orologio che aveva al polso, un valore di oltre 10.000 euro. Il colpo si è consumato quando ormai era buio. Erano circa le 21, su un tratto di via Buscemi, vicino alla fermata metro i Due Leoni, sulla Casilina. E' la polizia che indaga. Potrebbe essere stata una rapina per l'orologio, ma anche altro: una sorte di minaccia al medico. Il colpo è avvenuto vicino il posto di lavoro del dottore che ha lo studio poco distante il parcheggio dove è avvenuta la rapina. Un elemento importante: chi lo aspettava sapeva che il medico lavorava poco distante e ne hanno studiato le mosse.

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E' già buio quando il dottore s'incammina verso la macchina con la borsa in mano.

Non fa in tempo a raggiungere la propria autovettura che viene sequestrato dai due individui armati di coltello. Lo minacciano con la lama e fanno in modo che il medico si stenda a terra a faccia in giù. Momenti interminabili per il dottore che non può neanche reagire. E' sdraiato per terra quando i banditi gli strappano dal polso l'orologio di valore. Non passa neanche un minuto che i banditi fuggono, prima di dileguarsi però rapinano anche le chiavi dell'auto. Ma non per usarla, probabilmente solo per evitare che il medico li potesse inseguire. Loro infatti fuggono a piedi. Passa qualche minuto ed il dottore chiama la polizia. Presto nel parcheggio arrivano due volanti. Viene diramato via radio l'identikit dei fuggitivi. Le altre auto della polizia si lanciano nella ricerca dei due banditi che riescono a farla franca, evitando i posti di blocco della polizia.


LA TESTIMONIANZA
«Quei due mi hanno preso nel parcheggio - racconta il medico ai poliziotti - Non potrei riconoscerli: avevano un cappuccio ed un fazzoletto fino al naso. Impossibile riconoscerli. Forse dalla cadenza potrei pensare a uomini dell'Est. Non ho potuto reagire, quei due mi hanno fatto sdraiare a terra puntandomi il coltello alla gola. Non ho potuto fare niente, solo seguire i loro ordini». La polizia sta visionando le telecamere della zona. Può essere possibile che i due siano ripresi prima del colpo ed allora si potrebbe vedere il loro volto.

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