Roma, banda del bancomat: tre colpi in una settimana, caccia al covo

Roma, banda del bancomat: tre colpi in una settimana, caccia al covo
di Marco De Risi
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Martedì 7 Aprile 2020, 11:31
Sembrano non avere sosta le razzie della banda del carro-attrezzi. Finora sono tre i colpi messi a segno nel giro di una settimana. Nella notte tra sabato e domenica, il gruppo ha colpito con una spaccata la filiale della Banca Popolare di Novara in piazza Augusto Lorenzini, al Portuense. Sempre lo stesso copione. Il commando lancia un carro-attrezzi contro la vetrata e poi smura il bancomat portandoselo via pieno di contante. Questa volta è 80mila euro il bottino. Del caso se ne occupano i carabinieri che ormai da tempo sanno che devono catturare un'unica banda colpevole di una serie impressionante di colpi in varie agenzie bancarie sparse per la città.

GLI INDIZI
Questa volta gli investigatori stanno puntando su una pista precisa: quella d'individuare il prima possibile il covo della gang. Gli uomini d'oro devono avere per forza di cose un rifugio dove portare i bancomat per poi con calma riuscire ad aprirli per prendere il bottino. Vi sarebbe un altro particolare: il carro-attrezzi sarebbe sempre lo stesso. È chiaro che il mezzo pesante viene nascosto nei locali che servono pure per impossessarsi della refurtiva. Che si tratti di malavitosi specializzati lo dimostra anche come neutralizzino il macchiatore automatico che è installato nelle cassaforti. In teoria quando il bancomat subisce uno scossone è munito di uno spargi vernice che macchia le banconote rendendole inutilizzabili.
La banda, invece, riesce sistematicamente a neutralizzare il marchingegno. I carabinieri, almeno sembra, starebbero seguendo una pista precisa che potrebbe portarli a trovare il covo della gang. Una mossa preziosa che porterebbe all'arresto dei componenti del gruppo ed anche al sequestro del carro-attrezzi. Ma chi sono gli uomini del carro? Vi sarebbero pochi dubbi: si tratta di consumati malavitosi romani talmente professionali da riuscire ad evitare pedinamenti e altre esche seminate dagli investigatori. Al vaglio i filmati del colpo prodotti dalle telecamere a circuito chiuso della banca ma anche di piazza Augusto Lorenzini. A giudicare dalla statura, dal modo di camminare, non ci sarebbero dubbi che si tratti degli stessi banditi autori degli altri colpi. Certo dai video si vedono poco più di ombre. Poi, i criminali agiscono con un passamontagna e guanti in lattice per non lasciare impronte. L'ultimo colpo solo pochi giorni fa. Il gruppo criminale ha agito in zona Massimina, all'Aurelio, per precisione al Credito Cooperativo di via Massimilla, una strada stretta e lunga, molto popolata. In scena, il solito copione: dopo la mezzanotte i residenti sono stati svegliati da un boato, provocato dal carro-attrezzi lanciato contro la vetrata.
Marco De Risi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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