Roma, da Ostia a Montesacro: ecco dove si vive meglio. San Giovanni-Tuscolano ultimo in classifica

Nel rapporto dell’Acos le valutazioni dei cittadini sulla qualità della vita. Ben piazzati Centro e Marconi-Portuense, San Giovanni-Tuscolano ultimo in classifica

Da Ostia a Montesacro, ecco dove si vive meglio
di Fernando M. Magliaro
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Giovedì 13 Ottobre 2022, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 10:01

Dal Centro storico a Ostia, dal Portuense a Montesacro, i romani danno i voti alla qualità della vita a Roma e nei loro Municipi di residenza e ai servizi pubblici erogati dal Comune. E il quadro che ne emerge, raccolto nella sezione dedicata del Rapporto annuale dell’Agenzia per il Controllo dei Servizi pubblici locali del Comune (Acos) è quello di una qualità della vita nell’intera città sopra la sufficienza. Non tutto è luccicante ovviamente, ma sembra tornare un po’ di cauto ottimismo. Nella rilevazione, il voto più basso è un 6,6, uscito nel VII Cinecittà, XII Monte Verde, XIII Aurelio e XV Municipio Ponte Milvio, gli altri oscillano da un 6,7 (II Parioli, IV Tiburtino, V Prenestino, VI Torri, IX Eur e XIV Monte Mario) e un 6,8 negli altri (I Centro Storico, III Montesacro, X Ostia e XI Portuense). La media sull’intera città arriva al 6,7, contro il 5,3 del 2019.


I DATI
Questo è il principale dato che emerge dalla relazione annuale che ha anche un altro livello di analisi dei dati, quello per le zone concentriche della città: nell’area dell’Anello Ferroviario il voto medio è 6,7; nella Fascia Verde sale a 6,72; nella Periferia interna al Raccordo sale ancora al 6,76; riscende al 6,72 nella Periferia esterna al Raccordo e raggiunge il massimo, 6,84, nel Litorale (Ostia e Acilia).
Varia anche la composizione dei voti: di fatto c’è un aumento di chi si definisce molto soddisfatto (voti da 8 a 10) e abbastanza soddisfatto (voti da 6 a 7) e una diminuzione di chi si dichiara poco soddisfatto (foti da 4 a 5) e per niente soddisfatto (voto da 1 a 3). In pratica, c’è uno spostamento generalizzato del grado di soddisfazione della qualità della vita verso l’alto.


Per comprendere il raffronto, nell’ultimo anno ante pandemia (2019) del quinquennio di Virginia Raggi e dei 5Stelle al governo della città, tutti e quindici i Municipi avevano espresso voti negativi facendo registrare un voto medio cittadino di 5,3. 
Secondo gradino: la qualità della vita che gli intervistati hanno attribuito al Municipio di residenza: qui il voto medio è leggermente più basso rispetto a quello espresso sull’intera città ma siamo sempre ampiamente sopra la sufficienza con una media del 6,48, di poco più di 0,2 inferiore al 6,7 espresso su Roma città intera.


LA TENDENZA
Scrive Acos: «Rispetto al passato, quando la qualità della vita nella propria zona era valutata costantemente migliore di quella della città in generale, lo scarto di valutazione è andato dapprima diminuendo, fino a che la tendenza si è invertita nel 2020; tale recente tendenza può essere interpretata positivamente dal punto di vista dell’identità della città, soprattutto in quanto associata ad un generalizzato e continuo incremento di soddisfazione». 


Ultimo passaggio: il voto espresso ai vari servizi erogati dal Comune. Come nell’analisi generale, il disastro è dato dal voto sul settore dell’igiene urbana, pulizia delle strade e raccolta dei rifiuti. La media dell’intera città è per entrambe queste due voci di 4,9 di voto. Le punte negative per la pulizia delle strade sono 4,6 nel XIII e 4,7 nel Centro Storico, nell’VIII e nell’XI Municipio. Il voto migliore arriva dal VII con un “lusinghiero” 5,1.
La miglior performance la registrano le farmacie comunali che ottengono un 7,3 di gradimento su media dell’intera città e con il voto più passo, un 7 tondo, espresso dal XIII Municipio, e con il voto più alto, 7,4, dato dai residenti nei Municipi II, IV, IX, X XI, XII e XIV.

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