Non si amano più, ma la legge le ha costrette a vivere nello stesso appartamento. Così, Monica D., 41enne, pusher della “banda del coltello” di San Basilio, ai domiciliari dal 26 luglio scorso, dopo l’ennesimo litigio è stata cacciata dalla casa in via Luigi Gigliotti che condivideva con la compagna ed è stata arrestata per evasione.
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I fatti
Una relazione ormai agli sgoccioli, ma che le protagoniste non sono ancora riuscite a lasciarsi alle spalle, perché una delle due è agli arresti domiciliari: costrette a convivere per via della disposizione del Tribunale di Roma, le due donne litigano quasi tutti i giorni.
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La banda del coltello
Una condizione in cui la donna si trova per via della sua posizione all’interno della “banda del coltello”, organizzazione criminale che gestiva il narcotraffico dalle case popolari, in via Corinaldo, occupate abusivamente e trasformate in depositi per la droga e foresterie per i pusher, che si nascondevano al loro interno per gestire l’attività. Il nome alla banda è stato affibbiato dai tossicodipendenti della zona per via della vicinanza delle case popolari occupate con un bar, ormai chiuso, in cui avvenivano spesso fatti di sangue. Un sistema organizzato che, però, a giugno del 2021 ha subito un duro colpo dopo gli arresti di Monica e altre 5 persone durante le operazioni del distretto di polizia di San Basilio.